Abbiamo appena appreso la notizia della morte improvvisa di Paolo Pietrangeli, un compagno a cui non smetteremo mai di dire grazie per quello che ha rappresentato per la storia della cultura, dei movimenti, della sinistra e anche del nostro partito.

Con le sue canzoni Paolo ha dato voce al lungo sessantotto italiano e anche alla riflessione sulla sconfitta.
La sua Contessa non è mai passata alla radio ma è diventata un inno cantato da milioni di studenti e operai.
Aveva da tempo problemi di salute che gli impedivano di intervenire con la sua voce potente in iniziative che sosteneva e condivideva. Ma da gigante buono e sempre ironico tendeva sempre a non drammatizzare la situazione.
Ogni volta che gli abbiamo8 chiesto di darci una mano con umiltà si metteva a disposizione. Sentiva il dovere di dare una mano a ricostruire una sinistra nuova nel nostro paese.
Nel 1999 scrisse in un bellissimo “canto per Rifondazione” che “comunista è l’impegno morale”. Un impegno che Paolo con umanità generosa non ha mai dismesso.
Ciao Paolo. Chi ha compagni non morirà.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea