Egregio Ministro Manfredi,

ci rivolgiamo nuovamente a Lei, come all’indomani dello scoppio del “caso Suárez”, chiedendo un Suo intervento deciso e risolutivo per salvare il nostro Ateneo e restituire a tutta la nostra comunità un minimo di serenità, speranza e fiducia nelle Istituzioni.

Sappiamo che nei prossimi giorni incontrerà la professoressa Gambini e una delegazione del nostro Ateneo per discutere del futuro prossimo dell’Università per Stranieri di Perugia; anche noi, pertanto, in qualità di Rappresentanti della componente studentesca, Le chiediamo gentilmente un incontro affinché possa disporre, ascoltando più voci, di un quadro generale il più possibile completo, senz’altro utile in una fase così delicata.

Come abbiamo già avuto modo di dire più volte, riteniamo che una soluzione interna alla grave crisi che attanaglia la nostra Università non sia possibile. Alla luce di quanto sta emergendo dalle carte processuali, dagli articoli dei giornali e dalla nostra esperienza personale in seno agli Organi accademici, il processo di balcanizzazione dell’Ateneo, in atto da diversi anni, è oramai irreversibile e non è sicuramente risolvibile da quelle stesse persone che lo hanno innescato e alimentato.

La nostra richiesta non è cambiata: auspichiamo che il Suo ministero si incarichi di trovare una figura di specchiata onestà e di alto profilo, riconosciuta a livello nazionale, che prenda in mano le redini del nostro Ateneo non solo per un breve periodo, ma per il tempo necessario a ristabilire le condizioni minime di democraticità e governabilità.

La preghiamo di ascoltare queste nostre parole.

Le scelte di questi giorni sono fondamentali per il futuro di un’Istituzione storicamente importante per il nostro Paese, e, cosa ancora più importante, per il futuro di molte ragazze e di molti ragazzi che in questa Istituzione hanno investito tanto.

Confidiamo in Lei per far sì che le nostre speranze non vengano deluse.