Rifondazione Comunista aderisce al *corteo digitale* indetto per oggi 27 ottobre dall’Associazione vittime dell’uranio impoverito (A.N.V.U.I.) e dalla Fondazione Dario Fo e Franca Rame. Chiediamo #GiustiziaVittimeUranio e invitiamo oggi a inondare twitter e gli altri social con questo hashtag.
Riteniamo assurdo che sia stato vietato il presidio che gli ex-militari avrebbero dovuto tenere stamattina davanti alla Camera dei Deputati durante l’audizione di una loro delegazione in Commissione Difesa.
Il governo ha permesso ai fascisti di assaltare la Cgil e ora vieta di manifestare a cittadini democratici.
Sono più di 8000 i militari italiani che si sono ammalati o sono deceduti a causa dell’utilizzo nelle guerre Nato di proiettili con uranio impoverito.
Come Rifondazione Comunista siamo stati sempre al fianco di questi militari vittime della  guerra come le popolazioni civili. Fu la nostra compagna Lidia Menapace, partigiana fedele all’articolo 11 della Costituzione, la presidente della prima commissione d’inchiesta.
Questi proiettili seminarono morte nella guerra Nato alla ex-Jugoslavia e successivamente in altri teatri.
Da pacifisti e antimperialisti siamo vicini alle vittime di questo crimine di cui si sono resi responsabili i governi italiani che non tutelarono la salute di militari mandati sul terreno senza protezioni e senza informazioni sui rischi che correvano.
Il Presidente della Repubblica Mattarella, che era ministro della Difesa durante la guerra alla Serbia, dovrebbe perlomeno perorare la causa di questi uomini e queste famiglie la cui vita è stata distrutta.
Per approfondimenti: vittimeuranio.it
Sulla pagina dell’A.N.V.U.I. foto e aggiornamenti: https://www.facebook.com/groups/464905294199088/?ref=share