Mia sorella Filomena Maria – insegnante, preside, protagonista delle battaglie della sinistra nella scuola , come ha ricordato Marco Rossi Doria – ci ha lasciati dopo una lunga lotta contro un tumore che aveva già sconfitto tanti anni fa e che si è purtroppo ripresentato più aggressivo e malvagio.

Era una donna indomita e volitiva, di profonda cultura classica e grande passione politica. Insegnante impegnata nel rinnovamento sindacale, preside e collaboratrice del Ministero della pubblica istruzione con due governi di centrosinistra, dapprima con la viceministra Angela Bastico e da ultimo con il sottosegretario Marco Rossi Doria, si è dedicata soprattutto ai temi dell’inclusione scolastica e della lotta contro ogni tipo di discriminazione, a cominciare da quella sessuale, collaborando anche con il Dipartimento delle pari opportunità e il Ministero della coesione sociale di Fabrizio Barca. Era naturaliter una donna di sinistra, ma non solo con la ragione. Direi che lo era con le ragioni del cuore, nel senso che per lei prima delle parole venivano i gesti concreti di solidarietà: altruismo e generosità non erano qualcosa da predicare, ma da praticare.

Si trattasse di insegnare i suoi amati classici a generazioni di ragazzi e ragazze dei licei romani, o di occuparsi delle scuole sgarrupate del sud, dell’integrazione dei bimbi rom o dei diritti dei gay, dietro ogni storia per lei c’era un volto, una vita, una persona della quale occuparsi, da curare, aiutare, nutrire. Una grande madre accogliente, magari talvolta anche troppo. Ma non è proprio quello della madre amorevole, come ci ha insegnato George Lakoff, il frame che meglio rappresenta la sinistra?

Per chi volesse salutarla i funerali si svolgeranno mercoledì 12 luglio alle ore 10, presso la Chiesa di Sant’Achille a Roma.