A scuola al tempo del Covid, @LaPresse

 

Al Direttore Generale USR Lazio

Dott. Rocco Pìnneri

Le sottoscritte RSU dellI.I.S. Pacinotti-Archlmede di Roma si uniscono a quanto espresso dai colleghi del Liceo Tasso nella lettera pubblicata il 28/12/2020 sul quotidiano il Manifesto e ripresa da La Repubblica il 30 dicembre  e a quanto espresso dai colleghi di molte altre scuole romane in questi giorni  sul sito di questo giornale circa la possibilità di riaprire le scuole in sicurezza sulla base di quanto predisposto dall’ordinanza prefettizia Prot. n. 450842 del 24 dicembre 2020, dalla O.M: del Ministero della Salute del 24 dicembre 2020 e nella nota dell’USR Lazio del 24 dicembre 2020, prot. 39279, seguite dalla nota dell’USR Lazio del 29 dicembre 2020, prot. 39675 e successiva del 30 dicembre, prot. 39786.

A partire da marzo 2020 tutta la comunità scolastica ha dimostrato con sforzi a volte titanici la volontà e la determinazione di continuare a lavorare a pieno regime per fornire un servizio scolastico all’altezza dei suoi studenti. È ormai chiaro che la Didattica a Distanza, anche nella sua variante della DDI, comporta sforzi ben superiori rispetto alla normale routine. Tuttavia ogni componente della scuola si è fatta immediatamente carico di quanto necessario a garantire il funzionamento della scuola, a tenere viva la relazione educativa con gli studenti e le studentesse, a non interrompere mai il dialogo con le famiglie.

Nessuno vuole né ha dimostrato in questi mesi di voler essere sollevato dal proprio dovere, ciò che come lavoratrici e lavoratori chiediamo è di poter lavorare in sicurezza fino alla fine dell’anno. Non ci siamo mai tirati e tirate indietro ma la riapertura del 7 gennaio non tiene conto di una serie di criticità che facilmente emergono agli occhi di chi fa la scuola ogni giorno.

Nel caso del nostro Istituto, ad esempio, la prima criticità riguarda gli spazi disponibili che sin dall’inizio dell’anno non hanno mai consentito una didattica in presenza che andasse oltre il 50% degli studenti. Aule troppo piccole per classi troppo numerose non consentono né consentiranno mai, finché l’emergenza COVID sarà in atto, di ospitare tutte le classi al 100% in presenza.

Circa gli spazi l’I.I.S. Pacinotti-Archimede fin dal mese di luglio 2020 aveva evidenziato agli uffici dell’USR preposti tutte le criticità esistenti rispondendo ad un questionario ad hoc che avrebbe dovuto costituire il primo passo per l’individuazione di spazi aggiuntivi a disposizione della scuola. Ad oggi non è giunta alcuna risposta in merito.

La seconda criticità riguarda l’estensione dell’orario scolastico alle ore pomeridiane conseguente all’ingresso alle ore 10. Questo provvedimento comporterebbe disagio:

> per gli studenti diversamente abili, molto numerosi nella nostra scuola, che resterebbero senza assistenza poiché con lo slittamento degli ingressi, le già esigue ore di sostegno attribuite ai vari alunni molte ore di lezione non potrebbero essere coperte dagli insegnanti di sostegno

> per gli studenti atleti che svolgono allenamenti quotidiani e competizioni sportive di alto livello nel fine settimana

> per gli studenti residenti fuori Roma che non avrebbero a disposizione negli orari di uscita i mezzi per tornare a casa

> per lo svolgimento dei percorsi di PCTO svolti in orari non curriculari già compromessi

> per tutti gli studenti, in generale, la contrazione del tempo da dedicare allo studio individuale, la rinuncia allo svolgimento di attività extrascolastiche fondamentali per il benessere degli adolescenti

> per la necessità di inserire nell’orario scolastico una pausa dedicata al pranzo, per l’impossibilità per la scuola a provvedervi e per la necessità per le famiglie di farsene carico Tralasciamo il fatto che molti docenti, spesso precari, lavorano su due/tre scuole e spesso vengono da fuori regione o provincia.

La terza criticità per ordine ma forse prima per importanza, data l’emergenza sanitaria in atto, riguarda il personale ATA, già nella norma numericamente insufficiente rispetto alla dislocazione degli edifici e delle aule, disposte su più piani. La necessità di aprire la scuola anche il sabato, come prevede l’ordinanza prefettizia, non tiene conto del fatto che ciò comporterebbe la necessaria turnazione del personale ATA su 6 giorni invece dei consueti 5 per evidenti motivi di organizzazione. Questo provvedimento avrebbe come conseguenza il fatto che interi piani dell’istituto risulterebbero, tutti i giorni della settimana, privi di collaboratori scolastici ai quali sono affidati dalla normativa vigente, in particolare dalle norme anti COVID, tutti i delicati compiti di igienizzazione degli ambienti e di sorveglianza ai piani, all’ingresso e all’uscita.

Le sottoscritte RSU chiedono per i seguenti motivi e per ottemperare al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (Testo coordinato con il D.lgs. 3 agosto 2009, n. 106):

• che si valuti una percentuale di alunni in presenza non superiore al 30% con rotazione delle intere classi in previsione anche della cosiddetta imminente “terza ondata” dei contagi;

• che si deroghi sull’apertura della scuola il sabato;

• che l’orario di uscita non superi in ogni caso le ore 15, visto che il piano dei trasporti previsto da Atac (a pag. 3) evidenzia probabili assembramenti nelle fasce orarie 16-17;

• che venga sollecitata la Città Metropolitana di Roma Capitale affinché i lavori di ripristino delle aule n. 63, 67, 69, 80 su un totale di 22 aule nella sede di via Pasquariello e tre aule ancora interessate da ristrutturazione nella sede di via Montaione vengano terminati entro il 7 gennaio;

• che vengano effettuati i lavori di ripristino delle palestre nella sede di via Montaione. Tali lavori sono particolarmente urgenti visto che nella nostra scuola è attivo il liceo dello sport. Questo indirizzo di studi si svolge anche presso palestre e centri sportivi convenzionati la cui chiusura, a causa dell’epidemia in atto, determina il fatto che molte delle attività curricolari in esterna non possono essere svolte. Si coglie l’occasione di ricordare che nella sede di via Vaglia la palestra è inagibile da 11 anni e che gli studenti si recano presso una struttura esterna per svolgere le curriculari lezioni di Scienze motorie e discipline sportive;

• che si preveda la calendarizzazione di una campagna vaccinale tempestiva nei primi mesi del 2021 per il corpo docente e II personale ATA, a partire dai lavoratori e dalle lavoratrici fragili e meno giovani fino a copertura di tutto il personale scolastico, su base volontaria, in considerazione del rischio elevato cui si è sottoposti, pur con l’adozione di tutte le misure precauzionali previste, stazionando per tempi prolungati in ambienti privi di un’adeguata ventilazione;

• che nell’ambito dell’attività di tracciamento sia prevista una corsia dedicata alla popolazione scolastica per la rapida effettuazione di tamponi molecolari.

Firme:

Roberta Fausti  Snals,

Fiorella Fiore Cisl – Scuola,

Valerla Milita Flc-Cgil- Scuola

Valentina Paravano Flc-Cgil- Scuola

Alessandra Santini Cisl – Scuola