Negli ultimi tempi varie Prefetture hanno negato a diversi giornalisti la possibilità di entrare in visita nei CPR; questi dinieghi hanno anche interessato il redattore milanese di Pressenza Andrea de Lotto, ma si tratta di un dettaglio.

La verità è che, senza motivazioni di alcun genere, si impedisce ai giornalisti di fare il loro mestiere, che è quello di raccontare tutti gli aspetti della vita sociale. E dunque anche quell’aspetto chiamato “immigrazione”, che genera così tanti conflitti e così tanti morti, oltre a violazioni palesi dei diritti umani, sofferenza, illegalità e ingiustizia.

Invitiamo i colleghi giornalisti di tutte le testate a chiedere di entrare il 15 settembre nel CPR più vicino a casa loro – che sia a Milano, Torino, Gradisca di Isonzo (Gorizia), Roma, Brindisi, Bari, Caltanissetta, Macomer (Nuoro), Trapani e Palazzo San Gervasio (Potenza) – per constatare se i diritti umani vengono rispettati, le leggi applicate, le persone trattate con quella dignità a cui ha diritto ogni essere umano, semplicemente per il fatto di vivere.