Anpal. Il coordinamento dei 654 precari scrive agli assessori regionali e denuncia l’anomalia di un ente con il record mondiale di precariato: il 90% con i 2980 “navigator” precari per due anni. 

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Gentili Assessori regionali,

il 27 giugno è stata raggiunta un’intesa sul testo di convenzione bilaterale tra Anpal Servizi e le Regioni. Il testo regolerà l’assistenza tecnica ai Centri per l’Impiego e le modalità di utilizzo dei nuovi 2.980 collaboratori precari (navigator). Proprio in questi giorni le Regioni stanno approvando i documenti, in attesa della sottoscrizione della convezione prevista per il 18 luglio, che darà avvio alla loro contrattualizzazione.

Mentre Vi scriviamo non è stata messa in campo da parte del Ministero del Lavoro e di Anpal Servizi ancora nessuna azione concreta per superare la precarietà strutturale degli operatori, che con l’imminente assunzione dei navigator raggiungerà il 90% del totale degli addetti.

Lo scorso 12 giugno, nel corso di un tavolo tecnico presso il Ministero del Lavoro, il Governo, Anpal e Anpal Servizi, si erano impegnati ad avviare un piano pluriennale di stabilizzazione dei precari storici. Tuttavia, proprio mentre continua a crescere la lista degli operatori a cui è scaduto il contratto, nonostante i ripetuti solleciti, il Ministro Di Maio non ha ancora riconvocato il tavolo. 

Negli ultimi mesi come Assessori regionali al lavoro in diverse occasioni avete manifestato la necessità di una riconferma dell’assistenza tecnica svolta dai 654 operatori precari di Anpal Servizi, sottolineando la necessità di stabilizzare tutti i precari. È da tempo che, come Coordinamento, ribadiamo che la qualità dei servizi pubblici per l’impiego e quelli relativi alla transizione istruzione-lavoro, non può che dipendere dalla garanzia dei nostri diritti e dalla continuità contrattuale.

Con la lettera aperta Vi chiediamo di ricevere, prima della sottoscrizione delle Convenzioni, le delegazioni del Coordinamento, allo scopo di sostenere ancora una volta pubblicamente l’importanza delle nostre stabilizzazioni.

Dotare questa assistenza tecnica di una pianta organica stabile è il presupposto fondamentale per garantire i diritti sociali agli utenti dei Centri per l’Impiego, ai disoccupati, ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza e di tutte le politiche attive del lavoro. 

Vi ringraziamo anticipatamente per la riconferma del vostro supporto alla battaglia contro la precarietà.