Noi docenti del liceo “Montale” di Roma sottoscriviamo il contenuto della lettera aperta delle colleghe e dei colleghi del Liceo Tasso pubblicata su Il Manifesto e di analoghe riflessioni provenienti da altri istituti qui pubblicati.

Come tutti loro, esprimiamo una forte preoccupazione rispetto alle modalità ed ai tempi di “riapertura” delle scuole superiori il 7 Gennaio. Dopo un notevole sforzo per predisporre le lezioni in presenza a Settembre, si sono susseguite settimane di quarantene e di didattica a distanza, prima parziale, poi totale ed oggi nuovamente parziale, in un imbarazzante stillicidio di percentuali tra presenze e assenze.

Questo ha prodotto e continua a produrre disagi a tutto il personale (dirigenziale, docente e Ata, precari e non, ‘fragili’ e non), agli studenti (ognuno/ognuna con esigenze educative personali) e alle famiglie, tutte.

Le criticità dipendono ovviamente dall’andamento della situazione epidemiologica, ma non solo, essendo i dati del contagio peggiori oggi rispetto a Settembre e a un mese fa. Oltre a discutere su distanze, colori, dispositivi, banchi, poco si è fatto in direzione di quanto denunciamo: i mancati investimenti da parte dello Stato sul potenziamento dei mezzi pubblici, sul completo sistema dei tracciamenti nelle scuole, su una adeguata campagna tamponi, oltre alle ataviche carenze relative all’assunzione di personale e alla ricerca di spazi, per una reale riduzione degli alunni per classe, questioni che sono rimaste irrisolte.

Far tornare le alunne e gli alunni in classe rappresenta per noi un obiettivo fondamentale, ma non è possibile realizzarlo concretamente alle condizioni che ci sono state (im)poste. Non è stato coinvolto attivamente chi nella scuola vive e lavora, non risolve alla radice i problemi emersi e porterà verosimilmente, nell’arco di breve tempo, a ritornare completamente a distanza.

Noi docenti non ci siamo mai sottratti alle nostre responsabilità ed è dall’inizio della pandemia che abbiamo fatto il possibile per garantire, in un contesto molto difficile, il diritto allo studio e una didattica di qualità. A tali condizioni questo non è più possibile. E’ necessaria una politica voluta, studiata e agita per una scuola in sicurezza!

F. Picciolo
F. Cori
S. Carro
S. Castagneris
C. Cola
D. Pagliai
L. Turconi
L. Sacchetti
M.R. Mauriello
M. Garcea
M. Abbatelli
C. Marceca
B. Bettelheim
P. Baiera
S. Panni
E. De Toma
S. Ingegneri
E. Pietropoli
A. Plos
R. Pasquini
G. Martorelli
M. Giannini
M. Carrocci
G. Molino
F. Marzi
M. Del Greppo
G. Tavernese
V. Marcelli
G. Campanile
C. Vallecoccia
S. Micheli
F. Tedeschini