Stupore e dispiacere. Ma anche indignazione per una condanna che, in attesa di conoscerne le motivazioni, appare inusitatamente pesante. E’ lungo l’asse di questi sentimenti che muove la maggior parte delle reazioni alla sentenza con cui il tribunale di Locri ha condannato Mimmo Lucano a 13 anni e 2 mesi di reclusione per illeciti nella gestione dei migranti. E affianco delle dichiarazioni dei politici, si muovono anche le persone con numerose manifestazioni di solidarietà nei confronti dell’ex sindaco di Riace.

Come la sentenza sia apparsa ai più un’ingiustizia lo dimostrano le parole con cui una persona solitamente misurata nei toni come Enrico Letta commenta la decisione dei giudici calabresi: «Sono esterrefatto per la pesantezza della pena», dice il segretario del Pd a margine di un’iniziativa elettorale con il candidato al Campidoglio Roberto Gualtieri.

Ma è intervenendo ieri sera a Porta a Porta che si lascia andare al giudizio più duro: «Credo – dice – che qui si dia un messaggio terribile, pesantissimo, un messaggio che credo alla fine farà nascere la sfiducia nei confronti della magistratura».

Di «pagina nera nella storia della Repubblica» parla il costituzionalista Massimo Villone. «Il Tribunale – spiega – ha obiettivamente trasformato eventuali irregolarità amministrative e contabili in una condotta criminale e lucrativa, quando era a tutti evidente la finalizzazione a favore degli ultimi di ogni attività del sindaco Lucano e la finalità altruistica del suo agire». Le conseguenze di questo agire per Villone non lasciano dubbi: «In questo modo, attraverso un percorso tortuoso, è stato introdotto nell’ordinamento un inconcepibile reato di solidarietà».

Solidarietà a Lucano la esprimono anche due ex presidenti della Regione Calabria come Agazio Loiero e Mario Oliviero. Il primo parla di «condanna incredibile» e si dice certo che verrà ribaltata in futuro. Oliviero invece, che è candidato alla presidenza nelle consultazioni del 3 e 4 ottobre, ricorda come il quello di Riace sia un modello apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo.

Durissime anche le parole scelte da padre Alex Zanotelli, Per il missionario comboniano «è stata stracciata la democrazia, si è fatta fessa la giustizia, una sentenza che grida vendetta al cospetto di Dio». Di «sentenza politica» parla invece la capogruppo del Misto al Senato Loredana De Petris (LeU) mentre per Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, «davvero viene da chiedersi se questo sia compiutamente un Paese democratico. Mimmo ha tutto il nostro sostegno». Il deputato di +Europa Riccardo Magi parla invece di una « condanna abnorme che sembrerebbe essere stata frutto di un clima in cui l’accoglienza e l’inclusione dei cittadini stranieri è stata e continua ad essere ossessivamente oggetto di strumentalizzazione politica», Solidarietà a Lucano anche dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Infine l’Anpi, che si dice «sconvolta« per la condanna di Lucano «un Sindaco – spiega l’Associazione nazionale dei partigiani – che per sensibilità personale e dovere costituzionale ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione la marca del suo impegno».

Le uniche voci contrarie, arrivano dalla Lega. Stretto tra il caso Morisi e l’opposizione all’interno del Carroccio, Matteo Salvini usa come al solito toni sopra le righe: «Oggi è uscita la notizia della condanna a 13 anni di un sindaco del Pd che ha grattato sull’immigrazione clandestina, ma io non gioisco per le sventure altrui», dice inizialmente. Poi però non resiste a prosegue: «Altro che dare la caccia agli omosessuali della lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere».

Ma, come detto, oltre alla parole ci sono le manifestazioni. Per oggi pomeriggio alle 16 a Napoli è stato indetto dalla rete Antirazzisti un presidio davanti alla prefettura, in piazza del Plebiscito. Altro presidio sempre oggi a Modena, ore 18,30 in piazza Torre, presso il sacrario della Ghirlandina. Domani, invece, a Bologna si terrà un presidio di solidarietà con Lucano con appuntamento alle 10 n piazza XX Settembre. E questa mattina a Riace una manifestazione indetta inizialmente per la chiusura della campagna elettorale diventerà un altro momento di solidarietà con l’ex sindaco.