Nuovo lavoro per Lingua Ignota, al secolo Kristin Hayter. Rispetto al precedente All Bitches Die del 2018, si percepisce un sostanziale passo in avanti. I suoni doom e black metal costituiscono ancora il cardine musicale su cui tutto ruota, ma una maggiore componente melodica opportunatamente deframmentata, garantisce una migliore fruibilità. Ne consegue la messa in evidenza di ambientazioni quasi neo classiche, come nel caso di Sorrow, Sorrow, Sorrow e Fragrant Is My Many Flowerd Crown, che ne esaltano oltremodo le doti vocali. Il fragore oscuro e debordante che le ha permesso di farsi conoscere, rimane in tutta la sua potente oscurità come testimoniano Day Of Tears And Mourning e Do You Doubt Me Traitor. Risulta quindi che ogni atmosfera sonora è utile e conforme alla narrazione di turno: Lingua Ignota continua a sviscerare ancora tematiche che affrontano la vendetta e la violenza, partendo da un vissuto personale particolarmente impegnativo di cui non fa mistero. Ecco quindi che riesce ad esorcizzare i suoi trascorsi in Butcher Of The World, che si segnala indubbiamente come la migliore esecuzione dell’abum.