Scontri un po’ ovunque in Cisgiordania tra dimostranti e soldati israeliani sono seguiti all’uccisione di tre palestinesi, due militanti armati – Ibrahim Nabulsi e Islam Sabough (Brigate Al Aqsa-Fatah) – e un adolescente, Hussein Taha, avvenuta durante un raid ieri all’alba delle forze di occupazione a Nablus In diversi centri abitati, tra cui Ramallah, Al Bireh e Betlemme, è stato proclamato uno sciopero generale.  Gli scontri più gravi sono divampati a Hebron dove il fuoco dei militari ha ucciso Momen Jaber, di 17 anni, e ferito numerosi altri palestinesi. L’esercito israeliano prosegue i suoi raid in Cisgiordania che spesso sfociano in conflitti a fuoco con combattenti palestinesi. Dallo scorso marzo, quando in quattro attacchi armati a Tel Aviv e altre località, morirono 19 israeliani, l’esercito dello Stato ebraico ha ucciso una quarantina di palestinesi, non pochi dei quali civili. Tra di essi, a Jenin, la giornalista Shireen Abu Akleh.