Di 111 vittime è il bilancio definitivo dello scontro per il controllo dell’aeroporto di Deir al-Zor nella Siria orientale, al confine con la provincia di Raqqa, controllata dai jihadisti dello Stato islamico (Isis). 51 morti si contano nell’esercito filo-governativo e 60 tra i miliziani dell’Isis.

L’attacco su due fronti all’aeroporto di Deir al-Zor era cominciato con l’esplosione di un’autobomba contro il principale ingresso della struttura, bersaglio in precedenza di un intenso fuoco di artiglieria.

I militanti jihadisti hanno iniziato pochi giorni fa un’offensiva per conquistare lo scalo. Inoltre, secondo Human Rights Watch, oltre duemila profughi siriani si trovano in un campo minato tra Siria e Turchia dopo che Ankara ha impedito l’ingresso alle loro auto e al bestiame, ai quali le persone in fuga dai jihadisti non volevano rinunciare. Almeno tre persone sono già morte e nove sono state ferite in seguito all’esplosione di queste mine.