Il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato ieri l’ordinanza che colloca in zona gialla anche la provincia di Trento, la Liguria, il Veneto e le Marche. È il risultato della riunione della cabina di regia formata dai tecnici del ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità e dai rappresentanti delle Regioni, sulla base dei dati del monitoraggio settimanale.

Il report settimanale evidenzia che il Veneto è l’unica regione classificata a rischio “alto”, la provincia di Bolzano – sebbene sia in zona gialla – e il Molise sono a rischio “basso” mentre tutte le altre sono considerate a rischio “moderato”. Il monitoraggio conferma che l’incidenza in una settimana è salita da 176 a 241 nuovi casi positivi per centomila abitanti in sette giorni.

Gli epidemiologi dell’Iss riferiscono un indice di trasmissione Rt sceso a 1,13 rispetto all’1,18 del penultimo bollettino. Ma il miglioramento è solo apparente: l’indice Rt ufficiale è calcolato sui dati a cavallo dell’inizio di dicembre, mentre quelli più aggiornati mostrano che l’epidemia sta accelerando.

L’impatto di questo aumento della diffusione sarà visibile probabilmente nell’indice Rt della prossima settimana. Il report segnala il forte aumento del numero di casi «non associati a catene di trasmissione» (42.675 vs 37.278 della settimana precedente), mentre la percentuale dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti scende dal 34% al 31% in una settimana. In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso i sintomi, saliti dal 40% al 43%. Anche i dati del giorno dimostrano il peggioramento della situazione. Ieri si sono registrati oltre 28 mila casi e 120 decessi per Covid-19, ma con solo 6 persone in più in terapia intensiva. I posti letto occupati dai pazienti Covid-19 in area medica ora sono 181 in più.