«Viva Venezia. Cinema cinema cinema. Wakanda forever», esclama in chiusura del suo discorso di ringraziamento Tilda Swinton, che ieri sera ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera nel corso della Cerimonia d’apertura della 77esima Mostra di Venezia, omaggiando quindi oltre al festival che l’ha premiata, e al grande schermo, il «re» di Wakanda – di cui è stata collega nella saga degli Avengers – scomparso pochi giorni fa: Chadwick Boseman. La cerimonia è stata invece aperta dall’omaggio a Ennio Morricone: l’orchestra, diretta dal figlio Andrea, ha suonato la colonna sonora di C’era una volta in America.

ARRIVATA sul tappeto rosso davanti alla Sala Grande con una maschera dorata a forma di farfalla, Tilda Swinton è stata «presentata» alla platea dalla regista – nella giuria del concorso – Joanna Hogg, che ha ricordato come l’attrice londinese avesse «debuttato» alla Mostra di Venezia quasi trent’anni fa, vincendo la Coppa Volpi per Edoardo II di Derek Jarman. «Il cinema è il mio posto felice, la mia madrepatria. I nomi sulla lista di coloro che hanno ricevuto questo onore prima di me sono i miei maestri, i poeti della lingua che amo sopra di ogni altra», ha detto Swinton dopo aver ricevuto dalle mani della presidente di giuria Cate Blanchett il Leone d’oro.

«Non so spiegarvi cosa significhi per me essere qui con voi stanotte: con delle persone, davanti a un grande schermo», ha continuato l’attrice sottolineando anche lei – come tutti nel corso della serata – la sfida della Mostra di Venezia, primo grande festival a tenersi nell’anno della pandemia durante la quale, continua Swinton, abbiamo imparato ad apprezzare ancor più le nostre ricchezze naturali e culturali, fra le quali la stessa città di Venezia: «È grandioso non vedere più quelle enormi navi da crociera». L’omaggio al grande schermo continua con delle brevi clip mandate alla Mostra da registi e attori di tutto il mondo – George Clooney, Ang Lee, Isabelle Huppert, Laura Dern, Alejandro Inarritu, Samuel Jackson, Dustin Hoffman, William Friedkin – in cui spiegano perché amano il cinema, e la magia di una sala buia.