Il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci sarà quest’anno un percorso culturale forte. Il grande artista è stato anche scienziato geniale e avveduto: molte conquiste dell’epoca moderna, dal volo all’astronomia alle scienze naturali, sono state da lui precorse con visionaria precisione , pur senza sfidare anzi tempo credenze e oscurantismi vigenti. Ma i suoi stessi dipinti contenevano complessità e tecniche sperimentali tali da travalicare il puro alveo estetico. Il piccolo  miracolo di raccontare tutto questo, in modo brillante e convincente, ma soprattutto rapinoso dell’attenzione curiosa degli spettatori più piccoli, si compie ora nella Scatola magica del Piccolo Teatro (allo Strehler, ancora oggi e domani) grazie a Flavio Albanese, che de Il volo di Leonardo è autore, regista e interprete. L’attore assume con disinvolta sapienza il ruolo dell’aiutante del Maestro, facendone trasparire aspetti familiari e caratteriali insieme al genio via via profuso nella scienza e nelle tecniche, e soprattutto nella strabiliante pittura. Ci si diverte ed appassiona al racconto, in cui Albanese profonde scienza e humour, e una fisicità capace di commuovere, volare e conquistare gli spettatori, piccini o adulti che siano.