La Lenovo, azienda cinese produttrice di personal computer, da un anno prima al mondo nelle vendite, ha acquistato Motorola Mobility, rilevandola da Google, per 2,9 miliardi di dollari. Ci sono alcune considerazioni importanti a corollario dell’acquisto, a testimonianza di processi storici ormai evidenti: da un lato la Cina (Lenovo nel 2005 ha rilevato i pc della Ibm e da alcuni giorni i suoi server) cerca attraverso le acquisizioni una presenza forte nel mercato americano, dall’altro l’universo tecnologico sarà sconquassato da nuove alleanze, dato il predominante – ormai – mercato dei tablet e della «tecnologia indossabile» a livello strategico (a questo proposito, fondamentali le ultime acquisizioni di Google, sia rispetto a Samsung, sia rispetto ad aziende che dovrebbero sviluppare la sua produzione tecnologica «wearable»).

Partiamo dall’inizio: cosa ci guadagna Lenovo con questa acquisizione? Molto, perché con l’acquisto dei server Ibm e la tecnologia Motorola (processori, non solo design e telefonia), la Lenovo si presenta come unica società al mondo in grado di unire tutto l’asset tecnologico per il futuro, ovvero l’hardware: personal computer, smartphone, tablet e cloud (i server Ibm). Non solo perché il marchio Motorola permetterà alla cinese Lenovo di provare a sfondare sul mercato americano. Il sogno cinese di Xi Jinping sembra essere rappresentato dal gigante produttore di computer, che punta sul brand Motorola per non indispettire una resistenza americana ad un marchio completamente cinese.

Del resto Google nell’accordo ha tenuto per sé i brevetti ed ha acquisito un 5 percento della Lenovo, confermando il delinearsi di una mappa mondiale fatta sempre più da alleanze transnazionali, alla faccia delle decisioni politiche che sbarrano la strada a questo o quel marchio non «nazionale». La Lenovo inoltre potrà aumentare il suo share di mercato, essendo al giorno d’oggi al terzo posto – dopo Samsung e Apple – nella classifica di chi vende più cellulari al mondo, grazie soprattutto al mercato cinese.

Per Motorola, Lenovo pagherà 660 milioni dollari in contanti, 750 milioni dollari in azioni ordinarie e un altro 1,5 miliardi di dollari sotto forma di «pagherò» tre anni. «L’acquisizione di un marchio così importante da un punto di vista del brand, ci consentirà di avere un innovativo portafoglio di prodotti e un team globale incredibilmente talentuoso», ha dichiarato l’amministratore delegato di Lenovo, Yang Yuanqing.