Il Tribunale di Pistoia ha accolto il ricorso promosso dagli avvocati di Rete Lenford e Famiglie Arcobaleno contro il rifiuto opposto dal sindaco alla richiesta di due madri di registrare la nascita del figlio avuto con tecniche di fecondazione medicalmente assistita in Spagna. Il bambino avrà un doppio cognome, quello della madre naturale edella madre non biologica. La coppia, unita civilmente, aveva chiesto di dichiarare illegittimo il rifiuto sostenendo l’applicabilità dell’art.8 della legge 40/2004 anche ai bambini nati in Italia, ma concepiti all’estero con tecniche di Pma. «Una giornata davvero storica – sostiene Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno – Dopo la sentenza della Corte d’appello di Napoli, il decreto del tribunale di Pistoia conferma senza possibilità di dubbio che l’azione amministrativa di Sindaci e ufficiali di stato civile, da Torino in poi, era pienamente fondata e doverosa questa sentenza ribalta infatti il diniego opposto dall’ufficiale di stato civile e ordina la formazione di un atto di nascita totalmente nuovo, che indica sin dall’inizio l’esistenza di due mamme».