Durante il primo incontro con la stampa dopo le elezioni, Trump ha continuato a non concedere il risultato elettorale al suo rivale, e per continuare a non smentirsi ha attaccato un suo nemico storico, il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo.

Il tycoon ha affermato che il vaccino per il Covid-19 potrebbe essere ampiamente disponibile già ad aprile, ma non a New York, a causa del parere di Cuomo il quale aveva dichiarato che non gli basta la parola dell’amministrazione Trump riguardo la sicurezza del vaccino, e ha nominato una sua commissione per approvarlo. Anche altri Stati stanno intraprendendo la stessa azione, ma per Trump l’iniziativa di Cuomo è solo l’ultimo esempio di una ruggine antica, ed è pronto a una vendetta che coinvolgerebbe 19 milioni di abitanti, come ha sottolineato il governatore.

Ciò che ha dichiarato Cuomo «non credo sia un bene politicamente – ha detto Trump – e penso che sia molto brutto dal punto di vista della salute, ma Cuomo vuole prendersi il suo tempo con il vaccino, non si fida». «È proprio nella misura in cui il presidente stava politicizzando il processo inerente alla pandemia che ha perso le elezioni – ha replicato Cuomo intervistato da tutti i canali televisivi – Penso che lo sappiano tutti. Non credo che la Food and Drug Administration giocherà a questo gioco. Quindi non prevedo nessun problema reale».

Anche il procuratore generale di New York Letitia James ha risposto al fuoco, dicendo che «questo non è altro che un comportamento vendicativo da parte di un presidente zoppo che cerca di vendicarsi di coloro che si oppongono alla sua politica. In caso ci vedremmo in Corte, è chiaro e semplice». Trump ha continuato la polemica su Twitter incolpando Cuomo per qualsiasi potenziale ritardo.