Frédéric Olivieri è stato nominato dal sovrintendente Alexander Pereira direttore artistico del Ballo del Teatro alla Scala per tre anni. Olivieri, direttore della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala dal 2006 e già direttore del Ballo dal 2002 al 2007, stava sostituendo ad interim Mauro Bigonzetti, direttore nel 2016, in attesa della scelta di un nuovo nome. Ecco quindi i titoli della stagione 2017/2018, a partire dal ritorno per l’inaugurazione in dicembre di La Dame aux camélias di John Neumeier, capolavoro del dance-drama, primo cast Roberto Bolle e Svetlana Zakharova.

 
Nuova produzione da camera con Goldberg-Variationes di Heinz Spoerli, su Bach (da gennaio), trittico con la prima assoluta di Mahler 10 della coreografa Aszure Barton, artista scoperta da Baryshnikov, Petite Mort, capolavoro su musica di Mozart di Jiri Kylián, Bolero di Maurice Béjart, con Roberto Bolle (marzo). Classico doc con Le Corsaire (aprile/maggio), Serata Nureyev (maggio), Don Chisciotte (luglio), L’Histoire de Manon di MacMillan (ottobre).

Ospitalità del Bolshoi in settembre con La Bayadère e La bisbetica domata di Maillot. Attenzione anche alla stagione d’opera: tra febbraio e marzo a firmare le coreografie di Orphée et Eurydice c’è l’israeliano Hofesh Shechter in scena con la sua compagnia.

 

 

 

Intanto Bigonzetti ha presentato in Scala il suo «Progetto Händel», titolo della stagione in corso firmata dal coreografo. Sarabande, correnti, allemande, gighe, preludi per la prima parte in bianco e nero accompagnata al pianoforte da James Vaughan, una scelta di movimenti tratti da sonate varie con un organico più ampio per la seconda parte. Tutù dalle agguerrite linee geometriche per le donne, pantaloni attillati e maglie nude look per gli uomini, i 22 danzatori della compagnia insieme alle étoiles Roberto Bolle e Svetlana Zakharova (secondo cast Nicoletta Manni/Gabriele Corrado) sono stati spinti da Bigonzetti in un disegno estremo sull’elasticità del corpo. Voracità di spaccate, oscillazioni di bacino, gambe che svettano a 180°, piegamenti di polsi e caviglie ad libitum. Un balletto che non sviluppa temi, ma che ha messo in luce, étoiles a parte già note di per sé, il piglio di più di un ballerino dell’ensemble da Timofej Andrijashenko a Agnese Di Clemente, Gioacchino Starace, Christian Fagetti, Alessandra Vassallo, Nicola Del Freo, Vittoria Valerio, Federico Fresi.