La crisi morde e anche l’organizzazione del concertone del primo maggio deve sempre più fare di necessità virtù. Lo sottolinea Marco Godano, il direttore artistico «Le cose si fanno sempre più difficili, viaggiamo ancora oggi nell’incertezza totale del budget. E quest’anno abbiamo dovuto per forza di cose essere più pragmatici. Siamo stai costretti a tagliare il budget e chiesto un sacrificio agli artisti che si esibiscono, che di fatto percepiscono una rimborso spese». Promosso da Cgil, Cisl e Uil: «Io li definisco i miei editori. Non sempre si è in sintonia, a abbiamo un buon margine di autonomia». Anche se ogni tanto qualche problema torna a galla – come la decisione (infelice) che ha portato all’esclusione di Fabri Fibra lo scorso anno per via dei testi «sessisti» contestati da organizzazioni femministe. Il tema del lavoro – sempre più precario – è sempre all’ordine del giorno, ma quest’anno si aggiunge una profonda riflessione storica e sociale sin dal titolo scelto per l’edizione 2014: «Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani». A presentarlo sono stati chiamati in tre: l’attore e regista Edoardo Leo, la giornalista e scrittrice Francesca Barra e il comico Dario Vergassola. «Ci saranno toni meno urlati, più sobri. Gli ospiti, ad esempio Aldo Cazzullo racconteranno pezzi di storia del nostro paese, come la terribile sorte di una partigiana impiccata due volte. Oppure Carlo Petrini che parlerà del progetto di costruzione di diecimila orti in Africa. O Federica Sciarelli che sul tema del femminicidio ci ricorderà la storia dell’omicidio di Erica Claps, Nino Frassica invece si occupa della strage di Portella della Ginestra, e legge un testo di Ignazio Buttitta».

La musica ovviamente è il filo conduttore della lunga giornata ancora proposta da Rai 3 « nessun problema con viale Mazzini, andremo in onda regolarmente dalle 15 alle 19 e poi dalle 20 alle 24. E nessun problema né con il comune né con la Regione»…. Quasi tutti italiani le band e i solisti in scaletta – ma le trattative per un pezzo grosso del pop internazionale sono a uno stato avanzato – vedranno sul palco Piero Pelù, Tiromancino, Clementino e Rocco Hunt, Bandabardò, Modena City Ramblers, Stefano Di Battista e 50 sax del conservatorio di Santa Cecilia. E ancora Francesco Di Bella, Taranproject con Daniele Ronda, i Perturbazione, Brunori Sas, Enrico Capuano, P-Funking band, Levante, Alberto Bertoli, Crifiu. Ma la lista aspetta ancora qualche tassello.