Se tutto cambia, perché non dovrebbero cambiare anche le storie del cinema? Il format di questa nuova storia nasce dal proposito di fare i conti con la contemporaneità rimuovendo le logore convenzioni della tradizione. Il marchio della pluralità non riguarda solo l’allargamento degli orizzonti geografici, ma anche la moltiplicazione degli studiosi italiani e stranieri a cui sono affidati i vari capitoli. Il lungo viaggio non parte dal passato per giungere al presente, ma comincia dalla situazione attuale per avviare un percorso a ritroso fino alle origini del mezzo. Le due maggiori novità sono i “Contesti” che forniscono al lettore le coordinate storiche entro cui si collocano i fenomeni cinematografici e le “Controstorie” che suggeriscono brevi ma acute riflessioni su aspetti e problemi in grado di sfatare gli stereotipi della routine. Oltre ai moltissimi esperti dei vari settori, sono numerosi gli storici di professione chiamati in causa, confermando il progetto di una storia del cinema maggiorenne, che non teme il confronto con l’orizzonte più ampio dei saperi (pp. 514, euro 44,00).