Le Sardine pugliesi si preparano a invadere Bari: l’appuntamento è per sabato in piazza Libertà dalle 19 e in contemporanea a Foggia. Il gruppo Facebook dedicato al flash mob barese ha già raccolto più di dodicimila adesioni fra i tremila che hanno annunciato la loro partecipazione e altri novemila che si sono detti interessati all’evento. Le sardine baresi si ispirano a Giorgio Gaber e hanno lanciato il raduno con una citazione del grande cantautore meneghino – «Libertà è partecipazione» – disegnata all’interno di un pesce azzurro.

L’esordio delle Sardine pugliesi in realtà c’è già stato domenica scorsa con la manifestazione di Taranto organizzata dai gruppi Fb Arcipelago delle Sardine, Sardine di Puglia e Sardine tarantine. Un appuntamento che ha visto la partecipazione di duemila persone in una città simbolo delle tante contraddizioni del paese. Una scelta non casuale, che ha portato una ventata di novità in una città divisa e lacerata dalla drammatica contrapposizione tra diritti fondamentali come lavoro, salute e ambiente. Le sardine domenica hanno infatti portato un approccio politico nuovo , non più basato sulle contrapposizioni ma sull’unione, sul confronto di idee, sul sollecitare la politica ad operare per il bene comune contemperando tutti i diritti in ballo, senza lasciare indietro nessuno.

Il movimento nato a Bologna continua a ricevere adesioni e ad ingrossarsi. Come i bolognesi, anche gli organizzatori baresi sono quattro, tutti under 30: Camilla Checchia, Francesca Blasi, Chiara Vitalee Davide Bonadies. A parte quest’ultimo che ha 26 anni e lavora, le tre ragazze sono studentesse universitarie (Camilla di Lingue, Francesca di Chimica e Chiara di Architettura). In questi giorni che anticipano gli appuntamenti di Bari e Foggia, hanno parlato delle loro storie, raccontando di essersi conosciuti all’università. «La voglia di organizzare una manifestazione a Bari è stata condivisa da tutti. Abbiamo visto quello che stava succedendo nelle altre piazze italiane e abbiamo pensato fosse necessario fare la stessa cosa anche a Bari» dicono. Sostengono fieramente la loro identità antifascista, non hanno la presunzione di proporre soluzioni ma hanno voglia di interrogarsi sull’attualità e su quali contenuti dovrebbe avere oggi la politica.

Sabato a Bari sono previsti interventi, ma non a microfono aperto «perché sarebbe ingestibile» e non ci sarà un vero e proprio palco. Su Fb si stanno già raccogliendo le proposte per i temi da lanciare in piazza, dal ricordo dello sbarco degli albanesi con la Vlora negli anni Novanta alla difesa dei diritti dei disabili.

Non ci sarà una scaletta e non è previsto l’intervento di esponenti politici, giornalisti o intellettuali della città. «Noi vogliamo che la piazza esprima un dissenso collettivo contro le misure prese da tutta l’attuale classe dirigente» dichiarano gli organizzatori. Non è un riferimento casuale: in Puglia si è già da mesi in campagna elettorale in vista delle elezioni del 2020. «Se i partiti e i politici pugliesi stanno pensando di drenare voti dal movimento, sbagliano: noi siamo schierati, ma con le nostre idee. Sappiamo cosa vogliamo dalla politica» avvertono.