Dalla Lazio alla Salernitana, poi nuovo alla Lazio, poi il contratto rescisso e il ritorno immediato a Salerno, nell’ultimo giorno di calciomercato. Nella complicata vicenda che vede il club campano, di proprietà di Claudio Lotito come la Lazio, affidato dalla Figc a un trust per trovare un acquirente entro il 31 dicembre (è impedita la multiproprietà nella stessa categoria) trova posto il caso di Cedric Gondo. Anzi, è un qualcosa che ha messo parecchio in agitazione la federcalcio e la Lega di A, perché il 25enne attaccante ivoriano, che è rappresentato da Mino Raiola, si è spostato con una certa velocità tra le due società che fanno ancora capo alla medesima proprietà.

E SE LE LEGGI non sono state violate (Gondo ha firmato da svincolato), ovvero non c’è stato il passaggio diretto di Gondo tra Lazio e Salernitana – i rapporti di mercato sono assolutamente proibiti fino a quando Lotito non cederà la società campana -, la rapidità dell’operazione è stata senza dubbio sospetta. Per questo motivo pare che la Figc abbia alzato il livello d’attenzione, dopo l’inattesa, anche a causa dei pessimi rapporti tra il presidente Gravina e lo stesso Lotito, concessione di tempo per risolvere la grana della doppia proprietà con quel trust disegnato su misura, quasi sartoriale, per consentire alla Salernitana di potersi iscrivere al campionato di Serie A. Un accordo che Gravina ha accettato senza entusiasmo, avvertendo Lotito: nessun accordo sul mercato, nessun passaggio di calciatori sarebbe stato tollerato tra Lazio e Salernitana, una delle condizioni che hanno portato all’assenso al trust il 7 luglio (il primo trust del 25 giugno era stato respinto) e quindi all’iscrizione della Salernitana alla A.

GONDO, tra l’altro, come rivelano i siti che si occupano di mercato, avrebbe ricevuto diverse offerte da club di A e B, in particolare con Como e Spal, ma Lotito l’ha voluto tenere alla Lazio, anche se non previsto nel progetto tecnico del nuovo allenatore laziale, Maurizio Sarri. Poi, la rescissione con il club romano il 30 agosto e il tesseramento del giorno successivo con la Salernitana, operazione tra l’altro che non è stata registrata né sul sito della Lazio, né su quello del club campano. Ecco, dunque, l’intervento dell’ufficio tesseramenti della Figc sulla fattibilità dell’operazione. Gravina in poche parole si sente preso in giro, nell’ennesimo twist del rapporto complicato con Lotito.