Tornano a sventolare le bandiere sindacali su viale Piaggio. Martedì alcune operaie storiche dell’azienda hanno occupato il tetto dell’edificio che ospita la Scuola Sant’Anna, di fronte allo stabilimento dell’azienda della Vespa: chiedono alla direzione di rispettare gli impegni e di arrivare così alla stabilizzazione in base ai criteri di anzianità. Un ritorno alla lotta sulla stessa vertenza che prima della pandemia aveva portato le operaie a salire sul tetto di un altro edificio di Pontedera, il «Palazzo Blu».

La vertenza riguarda una trentina di lavoratori, in gran parte donne, per 15 anni impiegate in fabbrica a tempo determinato. Un percorso interrotto dal decreto dignità del 2018, che impegnava ad assumere i dipendenti che avessero raggiunto il tetto massimo dei contratti a termine, e che si è rivelato una iattura per le operaie. L’ultima speranza, in queste settimane, era rappresentata dalla ripresa della trattativa fra l’azienda, che sta andando bene, e i sindacati per l’assunzione di 342 nuovi precari (580 in tutto il gruppo Piaggio). Fra questi però ne saranno individuati solo 50 che nel 2022 firmeranno un contratto a tempo indeterminato. Di fatto comunque una deroga al dl dignità, posta però retroattivamente soltanto al 2019. «In pratica, tagliando fuori il 2018, si tagliano fuori solo queste lavoratrici, facendo carta straccia dei criteri di anzianità – denunciano l’Usb di Pisa e Livorno e l’Usb Coordinamento Piaggio – Un pugno nello stomaco».

La trattativa è ancora formalmente aperta: la Fiom Cgil non ha accettato l’impostazione aziendale, che ha invece il nulla osta di Fim Cisl, Uilm e Ugl Metalmeccanici. «Non intendiamo scendere», avvertiva Alessandra Benvenuti dell’Usb, asserragliata con un collega e quattro operaie sul tetto, con le tende montate sulle tegole. Ma nella notte, costrette dal maltempo , sono scese.

I delegati del Comitato Operai Piaggio e quelli della Fiom in Rsu Piaggio e al centro ricambi Ceva hanno solidarizzato, scioperando per un’ora a fine turno. Mentre la consigliera regionale 5S Irene Galletti ha fatto una mozione, passata all’unanimità, che impegna la Regione Toscana ad attivarsi per risolvere positivamente la vertenza.