In una lettera ai suoi membri, l’Academy hollywoodiana ha annunciato dei cambiamenti che entreranno in vigore a partire dall’edizione 2019 della notte degli Oscar, la novantunesima. «Il consiglio di amministrazione, lo staff e i membri e vari gruppi di lavoro hanno passato gli ultimi mesi a discutere i possibili miglioramenti allo show», recita la lettera che non fa menzione del motivo per cui si pensa di modificare la premiazione – da ricercarsi nel calo di ascolti degli ultimi anni, culminata nel 2018 con la cerimonia degli Oscar meno vista di sempre: 26,5 milioni di spettatori, il 19% in meno dell’anno precedente.

A essere modificata sarà dunque prima di tutto la durata interminabile dello spettacolo, che da quattro ore passerà a tre: alcuni premi – «ancora da stabilire» – verranno annunciati durante le interruzioni pubblicitarie e poi montati in seguito nel broadcast dello show in versione «ridotta».
Il cambiamento più importante riguarda però l’introduzione di un nuovo premio, che istituisce la categoria dei «film popolari» e premia «l’eccellenza» in questo campo, ma ancora non si sa nulla di più specifico sui criteri che verrano adottati.
Infine, lo show verrà anticipato al 9 febbraio 2019 rispetto al 23, la data annunciata in precedenza.

La lettera ai membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences sono la Ceo Dawn Hudson e il presidente John Bailey, confermato nel ruolo solo l’altroieri. Bailey è succeduto alla presidenza dell’Academy nel 2018 a Cheryl Boone Isaacs, ed era stato subito raggiunto da delle accuse di molestia sessuale, dalle quali è stato completamente e unanimemente scagionato dopo un’indagine interna.
Bailey è inoltre il primo direttore della fotografia a presiedere l’Academy. Tra i film a cui ha lavorato ci sono Il grande freddo di Lawrence Kasdan e Ricomincio da capo di Harold Ramis