GIANNI ALLEGRA
LA GUERRA DI MINKIAMAN, Tunué, 160 pagine, b/n euro 16
Una volta era Cinico Tv, l’indimenticabile docufiction grottesca di Ciprì & Maresco sulle metastasi mafiose del Mezzogiorno. Oggi, a raccontare la banalità del male (nostrum) è Gianni Allegra, una vita da satiro come colonna di L’Unità, Cuore eccetera e oggi alle prese con un romanzo grafico tutto suo. La storia è quella dell’eroe eponimo Minkiaman, adolescente cresciuto ai margini di Balarm Town con la sola compagnia del nonno e di tre cani parlanti e trasformato in super-eroe antimafia molto sui generis dell’assunzione di certe pilloline blu. La struttura è quella classica di un romanzo di formazione in stile Marvel, con il faticoso viaggio dell’eroe verso la consapevolezza del proprio vero potenziale. Ma l’approccio stilistico è da tragedia classica, con un bianco e nero scabro tutto penna bic che scava nell’anima e un gusto per il coup de theatre che però non si scioglie mai nella risata liberatoria. E alla fine, colpisce duro.
WILL EISNER
FAGIN L’EBREO
001 edizioni, 135 pagine, b/n euro 25
Lo diceva Filippo Scozzari: il buon fumetto esige autori d’esperienza. Eisner il meglio l’ha dato dopo oltre trent’anni di carriera, svezzati tanti pezzi da novanta del fumetto a stelle e strisce e rivoluzionata la nona arte attraverso un incredibile filotto di invenzioni grafiche e narrative. Con un curriculum del genere, ci sarebbero stati tutti gli estremi per godersi la meritata pensione. E invece, dopo The Spirit sono arrivati tanti altri capolavori a fumetti. Ne è un esempio l’opera sulla vita segreta di Fagin, cattivo di Oliver Twist cui l’ebreo Eisner regala un passato molto lontano dagli stereotipi antisemiti di Dickens e oltre. Una parabola avvincente e straziante, scritta e disegnata dall’autore ormai ultraottantenne con una maestria e una lucidità da lasciare storditi e pervasa da una partecipazione emotiva che trasforma la lettura in un’esperienza totale. Imprescindibile anche l’apparato critico fornito dall’autore con Brian Michael Bendis e Jeet Heer.
FRANK SANTORO POMPEI
001 Edizioni, 144 pagine, colore euro 21
Correva l’anno 79 d.C. quando tutta l’area a sud del Vesuvio venne investita dalla catastrofica eruzione destinata a spazzar via il centro più importante di questa ricca provincia romana. Cancellata dalla storia, Pompei si è presa la sua rivincita nella leggenda, dando la storia a cronache più o meno romanzate che vanno da Plinio il giovane al tamarrissimo Paul W. Anderson. Un pezzetto d’eternità lo merita anche questo romanzo grafico che racconta le ultime ore di Pompei attraverso lo sguardo di un giovane pittore. Santoro procede per sottrazione, con un segno essenziale e curatissimo dichiaratamente ispirato all’arte classica delle pitture pompeiane o a quella moderna di pittori come De Chirico, Savinio o Scipione. Il risultato è una storia apparentemente priva di spigoli, che nelle sue poche pagine distilla al meglio tutti i drammi nascosti dentro al Dramma con la D maiuscola. Historia magistra vitae, direbbero i latini.
BRUNO BOZZETTO
E GRÉGORY PANACCIONE SUPERVIP E MINIVIP – IL MISTERO DEL VIAVAI
Bao Publishing, 288 pagine, colore euro 25
A chiamarlo Maestro, Bruno Bozzetto s’inalbera. Ma è indubbio che il regista milanese sia un precursore per tanti grandi dell’animazione, non ultimi gli artisti digitali della Disney/Pixar. Abbandonato il grande schermo per sfuggire alle beghe produttive e alle inconcludenze di tanto cinema odierno, dagli Anni ’80 a oggi il grande Bruno ha continuato ad animare deliziosi corti minimalisti e caustiche vignette satiriche. Mentre i suoi capolavori tornano a vivere in edizione restaurata, BR1 torna ad affascinare con un vero “film a fumetti” che aggiorna a oggi le atmosfere deliziosamente vintage dei suoi supereroi molto supernormali, MiniVip e SuperVip. Avventura, humour e robuste iniezioni di coscienza ecologica, in una favola che vede il Vip nevrotico e quello forzuto alle prese con una invasione aliena a base di smog. Un’altra chicca del Maestr… pardon, precursore e del suo complice, l’artista Grégory Panaccione.
JOSHUA HELD
È STATO BELLISSIMO – I NASONI AL TEMPO DELL’AMORE
Comicout, 112 pagine, b/n
euro 15,90
Comicout è la sigla dietro cui si nasconde Laura Scarpa, eccezionale autrice di opere come il recente War Painters ed editor con un formidabile fiuto nei confronti dei talenti. Fra le sue ultime scoperte fumettistiche brilla Joshua Held, animatore fiorentino con un passato scoppiettante (Gino il pollo) e un formidabile talento narrativo. I suoi Nasoni, apparsi su Facebook, per poi transitare su riviste come Pagina 99We e Linus, sono un po’ la versione aggiornata dei personaggi anonimi e nevrotici di Wolinski, Brétecher eccetera: uomini e donne appiattiti e ridotti a esangui silhouette dallo spirito dei tempi. Unico segno distintivo, appunto, il nasone, utile a fiutare dove tiri il vento per posizionarsi secondo convenienza. Un segno morbido ed elettrico che ricorda il Cavandoli di Mister Linea, più uno humour leggero e corrosivo dell’autore, più l’ovvio appeal della tematica sopra e sotto le lenzuola: lettura sexy.
MARCO RIZZO E LELIO BONACCORSO
SALVEZZA
Feltrinelli Comics, 128 pagine, colore euro 16
Due settimane su e giù per il Mediterraneo a bordo della chiacchieratissima nave Aquarius, a godersi quella che una buona metà degli italiani considerano una pacchia: ecco l’avventura scelta per il proprio debutto in Feltrinelli Comics dai «fumettisti di realtà» Rizzo e Bonaccorso. Il risultato è un reportage strappato di peso alle pagine dei taccuini che gli autori hanno portato con sé, ma non privo di una vena di surreale, amara ironia. A raccontare il viaggio sono gli autori stessi, con uno stile narrativo che alterna in flusso di coscienza riflessioni personali sullo stato delle cose e interviste in presa diretta. Storie di migranti, certo. Ma anche e soprattutto storie di volontari, uomini e donne strappati ai loro impegni quotidiani dall’urgenza di mettersi in gioco per il bene comune. La morale è che in fondo anche chi ogni giorno salva vite cerca di sfuggire a un destino avverso: una considerazione ogni giorno tristemente più attuale.
OTTO GABOS EGON SCHIELE
IL CORPO STRUGGENTE
Centauria, 112 pagine, b/n euro 19,90
Un inno all’arte del primo ’900 nato anche dall’esigenza di riconciliarsi con il Gabos adolescente, impossibilitato a studiare arte a scuola perché «prigioniero» in un liceo scientifico e lì folgorato da Schiele: ecco le radici di un segno affinato in trent’anni di carriera da fumettista indipendente. Il progetto, coltivato a lungo e piuttosto laborioso, si risolve in un biopic lontano dagli stilemi del romanzo erotico o sentimentale, che va a esplorare il rapporto di Schiele con il segno. Da un punto di vista narrativo, Il corpo struggente è una sorta di viaggio parallelo nel passato dell’autore e del suo pittore feticcio. Da un punto di vista grafico, invece, una ricerca compiuta evitando accuratamente il vicolo cieco del disegno à la Schiele. Spazio dunque a strumenti assolutamente inediti per l’esponente della Secessione viennese, come la china e l’acquerello, e spazio ad altri illustri colleghi dell’artista, per esempio Gustav Klimt.
SIMONE PACE
ANGUISOMACHIA
Barta Edizioni, 76 pagine, b/n, euro12
Giovane autore già attivo nel collettivo Sciame, Simone Pace-originario di Rieti- va alle stampe con il suo primo romanzo, una storia ispirata al dramma del sisma. Una serpe gigante si snoda sottoterra, affamata di vite umane, il suo passaggio provoca distruzione e morte. La popolazione è letteralmente divisa in due: quelli che hanno perso tutto e decidono di offrirsi, ipnotizzati, in un rituale di suicidio collettivo e quelli che «corrono nella notte», un esercito armato di lance, scudi ed elmi, deciso ad abbattere il serpente per redimere il proprio popolo. Registro epico per una bella riflessione su quanto la perdita materiale ci allontani dalla nostra identità, sulla lotta eterna contro la natura matrigna, che inevitabilmente riporta a forme di organizzazione ancestrali e a dinamiche manichee, in uno schietto e inderogabile bianco e nero.
MACCHIAVELLO!
RAGAZZINO VA ALL’INFERNO
GRRRZ, b/n, euro 15
Vi ricordate il tormentone degli Skifidol, le figurine puzzolenti di mostriciattoli schifosi? Il disegnatore di quelle carte, che pubblica fumetti, storie per bambini e si occupa di animazione, arriva in libreria quest’anno con la sua prima storia lunga: Ragazzino (nome comune di giovincello) è bullizzato da tre amici, deriso dal fratello, ignorato dalla madre dipendente da internet e dal padre alcolista. Toccato il fondo della completa umiliazione, ormai disperato, si affida alle cure di una bidella satanista. Pugni, fluidi corporali e splatter duro e puro, tracciato da un segno cartoonesco e organizzato secondo un ritmo perdifiato. Mai visto tanta bruttura in uno stesso bel libro, dedicato al riscatto e a tutti i risorti da anni di maltrattamenti privi di senso, a chi ha creduto ai propri sogni anche quando tutto sembrava perso.
ANDREA FERRARIS
LA LINGUA DEL DIAVOLO
Oblomov edizioni, 232 pagine, b/n, euro 20
Ex disegnatore disneyano, Ferraris torna al romanzo storico dopo il messicano Churubusco, stavolta scegliendo la Sicilia del 1831 e la vicenda dell’Isola Ferdinandea, un isolotto di origine vulcanica comparso per un’eruzione sottomarina a largo di Sciacca. In soli sei mesi di esistenza emersa, l’isolotto è conteso tra gli inglesi, i francesi e Turi, l’umile pescatore che per primo lo ha calpestato, che ne rivendica la proprietà come unica chiave per ottenere anche la bella Antonia, figlia del proprietario delle sue terre, Don Paolo. La matita pastosa e cupa di Ferraris esplode tra le pagine di questa fiction storica in un egregio gran formato, una storia ben organizzata, emozionante, profonda, un dramma che spiega l’abisso dove spesso ci può trascinare l’ottusa competizione per la proprietà.
VANNA VINCI
CALLAS. IO SONO MARIA CALLAS
Feltrinelli comics 176 pagine, colore, euro 22
Storia del più famoso soprano drammatico d’agilità narrata dalla fumettista più versatile del panorama italiano. Vanna Vinci firma la biografia della divina Anna Maria Cecilia Sofia Kalogeropoulos, in arte Maria Callas, una narrazione vorticosa che alterna la prima persona al coro degli innumerevoli personaggi che riempiono gli stasimi, le parti che nel libro, come nella tragedia greca, dividono gli episodi veri e propri. Fragile, ingenua, e poi impetuosa, unica, divina sul palco; amante appassionata probabilmente mai abbastanza ricambiata o compresa, all’apice del successo, la diva in cerca della donna perde la voce per inseguire l’amore. Senza gabbia, scandendo la sequenza nella successione dei baloon, l’autrice dispone personaggi e testo liberamente in un eterno ricordo che emergere sulla pagina nei neri, bianchi e rossi, e mostra un’attenzione metodica, come quella della cantante, alle vesti e ai dettagli, alla sua indimenticabile espressività. Un libro e una storia dolorosi, la rappresentazione di una leggenda che va ad aggiungersi alla sconfinata bibliografia esistente: lo sguardo di una narratrice forte su un’artista insuperata, che era una donna fragile.
PAOLO BACILIERI
TRAMEZZINO
Canicola, 36 pagine, b/n, euro 17
Una Milano mozzafiato nelle geometrie e nelle architetture impeccabili che escono dalla penna dell’autore; una precisione che racconta tutto l’amore dell’autore per la sua città adottiva, che è culla della storia di Daddo e Skilla. La poesia del fumetto va dai testi nelle nuvolette ai grandi ritratti dei protagonisti- giovani e belli- alla cura maniacale per i dettagli nelle ambientazioni, ai quadri ricchissimi dove Bacilieri fa palpitare di vita il linguaggio fumetto nel tratteggio e nelle onomatopee, nella frammentazione della contemporaneità. Il grandissimo formato della collezione sudaca accoglie alla perfezione il breve e intenso amore dei giovani, narrato con la consueta, asciutta, intelligenza sardonica dell’autore: tutta la bellezza di un sentimento travolgente, tutta l’umana impotenza di fronte alla sua immancabile transitorietà.
MARCO CORONA
LA GALAVERNA
001 Edizioni, 200 pagine, b/n, euro 18
La primigenia storia delle streghette nel bosco è cambiata molto durante le diverse tappe della decennale gestazione del nuovo fumetto di Corona. Stili diversi che hanno portato con sé trame nuove, scatenando-è proprio il caso di dirlo-la magia tra le mani dell’autore. Un libro di genere costruito attraverso grandi contrasti: bianco e nero, cristianesimo e paganesimo, sacro e profano, la vita e la morte che non abbattono la macrostruttura della fiaba, ma che si nutrono delle sue anticipazioni. Le streghe, Margherita e Libero, le monache, sono tutte parti di uno stesso sorprendente disegno che emerge nelle ombre deformate, proiettate dal fuoco nelle oscure stanze dove si cuoce la pozione magica, o nelle geometrie bizzarre dei cristalli di ghiaccio responsabili del fenomeno della galaverna: aghi e spine che diventano la linea stessa, onnipresente, espressionista, allucinata. Nell’eterno ritorno del «tutto è già accaduto» si consuma un dramma fiabesco, che attinge a piene mani dalle leggende tradizionali e che senza perdere la leggerezza della fiaba, la dice lunga sul lavoro di documentazione antropologica svolto dall’autore, che ci regala un inno invernale alla natura e alla forza dirompente del femminile.