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La mano, la cui impronta rappresenta il logo del festival, quest’anno ha sei dita. Guido Scarabottolo ha disegnato una mano forte e non si tratta di un errore anatomico. Trame, il Festival dei libri sulle mafie, che si svolgerà fino al 19, taglia il traguardo della sesta edizione. Ha superato di slancio la sua prima età, diventa sempre più adulto, coinvolgente, inclusivo. La rassegna presenta oltre 80 ospiti e 60 appuntamenti gratuiti che hanno luogo tutti i giorni dalle 18 fino a notte nelle piazze e nei palazzi storici di Lamezia Terme. Giornate in cui saggi, inchieste, romanzi sulle questioni delle mafie hanno una ribalta, anche quando sono pubblicati da piccole case editrici o si occupano di aspetti apparentemente minimi. Ma non ci saranno solo libri, cinema, spettacoli, musica, mostre fotografiche in nome della legalità. Quest’anno è cambiato il quadro politico a Lamezia: non c’è più una giunta di centrosinistra ma un sindaco di Forza Italia. L’organizzazione ha voluto però fortemente restare in Calabria.

«Trame – ha sottolineato il direttore Gaetano Savatteri – è un festival diverso perché si tiene in Calabria, a Lamezia. In un territorio percepito come marginale e periferico, spesso distante dai circuiti culturali e mondani. Ma, soprattutto, ha un pubblico che testimonia con la sua presenza una scelta di campo. Ascoltare un incontro su un libro, seguire un pezzo teatrale o un appuntamento musicale, a Lamezia e in Calabria, significa scegliere pubblicamente da che parte si vuole stare. Prendere posto in una piazza, tra altra gente – molta, sempre di più per ogni anno che passa – significa certificare con la propria presenza che si vuole sapere, conoscere e informarsi per resistere alla violazione dei diritti, alla sopraffazione mafiosa, alla prepotenza. Il pubblico di Trame dice ad alta voce che non si rassegna, che crede nel valore della cultura come strumento di riscatto e di speranza».

Il lavoro della Fondazione Trame non si esaurisce nei giorni del festival, che sono quelli della festa dei libri e della cultura, ma prosegue durante l’anno nelle scuole, tra le associazioni, nell’azione antiracket – perché Trame è «figlia» dell’associazione antiracket di Lamezia. Grazie anche ai gemellaggi con Pisa Book Festival, Noir Fest e Leggendo Metropolitano, Trame può considerarsi un presidio di cultura e legalità presente tutto l’anno per costruire intrecci virtuosi da opporre alle tessiture oscure del malaffare. La sesta edizione della rassegna prende ispirazione dal titolo di un film del regista Roberto Andò, Viva la libertà (2013): libertà dalle mafie, del pensiero e delle idee. Tra gli ospiti di quest’anno, ci sono Paolo Briguglia, Pif, Giusi Nicolini, Roberto Andò, Eric Josef, Giuseppe Ayala, Marco Travaglio, Carmelo Sardo, John Dickie, Emanuele Trevi, Gioacchino Criaco Emiliano Fittipaldi, Ignazio Marino, Federica Angeli, Attilio Bolzoni, Francesco La Licata e Mario Spada.