Chi c’è a scuola oltre gli scolari?

«Le maestre e i maestri, i bidelli e le bidelle». «Di solito sono maestre, non sono maestri. Di solito sono bidelle, non sono bidelle. Io non ho mai capito bene perché in tutte le scuole ci sono così pochi adulti maschi». «Forse perché a loro non piace stare con i bambini». «O perché non si divertono con loro ma si annoiano?». «O non hanno abbastanza pazienza». «O si vergognano a stare troppo tempo con bambine e bambini? Io non lo so».

Come sono le maestre? «Le maestre possono essere piccole o grandi, alte o basse, grasse o magre». «Sposate o non sposate, un po’ più anziane come la maestra Teresa o un po’ meno anziane come la maestra Gabriella». «Possono avere i capelli biondi, mori, castani, rossi, bianchi, grigini o anche con delle ciocche di capelli tinti». «I loro capelli possono essere lunghi o corti, con la coda o senza. Possono essere pettinate o spettinate». «Quasi tutte hanno il naso a patatina, ma alcune ce l’hanno aquilino». «Alcune sono profumate di profumo, altre di sapone o bagno schiuma». «Alcune prima di venire a scuola si mettono il rossetto o il burrocacao, ma sono poche. Di solito sono supplenti».

Ci sono altre cose che avete da dire sulle maestre? «Ci sono maestre con gli occhiali e maestre senza occhiali». «Ci sono maestre con la gonna o senza gonna perché portano sempre i pantaloni o la tuta». «Le maestre ogni giorno si cambiano il vestito, ma dopo un po’ di giorni si rimettono un vestito che si erano già messe». «Ci sono maestre più eleganti e maestre più sportive. Per esempio, la maestra Gabriella indossa quasi sempre la tuta e le scarpe da ginnastica anche quando non è il giorno in cui si va in palestra». «Alcune maestre indossano un grembiule, ma ormai sono pochissime perché non è più di moda». «Alcune, alla festa di fine anno della scuola, si possono mettere i tacchi, ma di solito nessuna maestra indossa le scarpe con i tacchi».

Ma cosa fanno? «Insegnano». «Aiutano». «Parlano». «Ti fanno ridere». «Ti consolano». «Correggono i compiti che insegnano e noi facciamo». «Ci sono maestre divertenti che ridono o sorridono sempre e fanno spesso delle battute e ci sono delle maestre più tristi». «A scuola le maestre aiutano i bambini. Non solo a fare gli esercizi». «A scuola i bambini possono fare alle maestre qualsiasi domanda e loro provano sempre a risponderti anche quando non sanno bene la risposta».

Come parlano le maestre? «Le maestre hanno tante voci, non una sola e basta. La loro voce cambia a secondo che parlino con un bambino o un’altra insegnante, un genitore o la preside della scuola, una bambina che non ha capito un problema o una bambina che ha fatto tutto il compito giusto». «Le maestre che insegnano lingua, durante il dettato, parlano spesso scandendo le parole in sillabe, soprattutto quando ci sono parole con le doppie come Pizza, Coc-co-dril-lo, Car-tel-la, Ca-val-lo, eccetera». «Certe volte un tuo compagno o un maestro o una maestra possono chiamare uno scolaro come un animale, per esempio asino o lumaca, ma a me questa non sembra una cosa molto carina. Soprattutto se un bambino si offende». «A me danno un po’ fastidio anche alcune maestre o compagni che chiamano un bambino poverino». E quando si arrabbiano? «Quando perdono la pazienza diventano delle belve e urlano come pazze». «La frase che urlano più spesso è questa: “Bambine, bambini, vi ho detto di smettere di urlare e di fare confusione!”. La cosa un po’ ridicola è che mentre lo dicono tutti noi bambini siamo in silenzio e proprio loro stanno urlando. Ma nessuno deve ridere o si deve muovere, quando una maestra si arrabbia! Se ride o si muove, peggio per lui o per lei».