A eccezione di medicinali e telefonia, nei settori che negli ultimi vent’anni sono stati interessati dal processo di apertura alla concorrenza, i prezzi e le tariffe sono aumentate in misura maggiore dell’inflazione. L’obiettivo dei governi «liberalizzatori», quello di favorire i consumatori finali, non è mai stato raggiunto. Lo ha sostenuto ieri una ricerca dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre secondo il quale «ad eccezione di quelli dei medicinali e della telefonia, nei settori che negli ultimi 20 anni sono stati interessati dal processo di apertura alla concorrenza, i prezzi e le tariffe sono aumentati in misura maggiore dell’inflazione». La situazione più «clamorosa», continua la Cgia, è quella che si è verificata nel campo della assicurazioni dei mezzi di trasporto: dal 1994 a oggi le tariffe sono aumentate del 189,3%, a fronte di un incremento dell’inflazione del 50,1%. «In questi vent’anni – dice l’associazione – le assicurazioni sono aumentate 3,8 volte in più del costo della vita».

Dati ancora peggiori sono emersi dall’analisi delle liberalizzaziono nei servizi bancari e finanziari. Dal 1994 al 2014 le tariffe sono cresciute del 115,6%, mentre l’inflazione del 50,1%. «Ciò vuol dire – si legge nel rapporto – che le prime sono aumentate 2,3 volte in più rispetto alla seconda». Il record dei record è stato tuttavia registrato nel campo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto. Dal 1994 a oggi, le tariffe sono aumentate del 189,3%, a fronte di un incremento dell’inflazione del 50,1. In vent’anni le assicurazioni sono aumentate 3,8 volte in più del costo della vita. I pedaggi autostradali sono cresciute mediamente del 69,9 per cento, mentre l’inflazione del +36,5. Dal 2000, i prezzi del trasporto ferroviario sono aumentate del 58,3 per cento, a fronte di un incremento dell’inflazione del 33,1. I trasporti urbani. liberalizzati dal 2009, hanno registrato un aumento medio dei biglietti del 27,3 per cento, anche se la dinamica dei prezzi è cresciuta solo del 9. In pratica, i primi sono aumentati 3 volte in più della seconda. Nel settore dell’energia elettrica, dove il costo della vita è cresciuto meno dell’incremento della tariffa, dal 2007 i prezzi sono saliti del 13,6 per cento, mentre le bollette elettriche del 21. «In molti casi – ha detto il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – i settori interessati da questo processo sono passati da un monopolio pubblico che funzionava poco e male a vere e proprie oligarchie di privati».

Curiosità vuole che la maggioranza di questi settori siano stati ulteriormente liberalizzati dal governo Renzi che due giorni fa ha approvato il Ddl Competitività.