Di ritorno a Sanremo dopo ben 25 anni dall’ultima partecipazione, l’eterno Massimo Ranieri ha portato sul palco dell’Ariston l’epica Lettera al di là dal mare, canzone scritta e musicata da Fabio Ilacqua. Un brano che, a detta del cantante di Se bruciasse la città, gli ha fatto provare la stessa magia di quando sentì per la prima volta Perdere l’amore «Mi ha subito fatto tornare in mente quando avevo 13 anni e andai in America per fare un tour con Sergio Bruni» dice Ranieri «Ricordo la paura dell’oceano e di aver avuto la sensazione di un abbraccio infinito fra cielo e mare. Ilacqua ha voluto rievocare quei nostri avi pionieri che emigrarono cent’anni fa ma non si può non pensare al dramma dei migranti di oggi che partono ma vengono poi respinti. Un tema tragicamente ancora molto attuale».

PER RANIERI si tratta della seconda collaborazione dopo il pezzo Mia ragione di tre anni fa «Mi piace definire Fabio un poeta contadino. E’ un personaggio d’altri tempi, non ha il cellulare, lavora in campagna e questo me lo ha fatto amare ancora di più. Ci siamo conosciuti soltanto un paio di mesi fa a Milano ma spero che questa collaborazione continui”. Dopo aver ribadito ancora una volta la sua disponibilità in un futuro a condurre il Festival «Mi piacerebbe avere al mio fianco Loretta Goggi», il cantante ha anticipato anche qualcosa sul nuovo album in uscita ad aprile «Ci sarà un pezzo scritto per me da Mauro Pagani, un altro invece lo ha scritto Ivano Fossati poi ho chiesto all’amico Pino Donaggio di abbandonare per un momento le colonne sonore e scrivere una canzone come faceva negli anni 60. Ma ci saranno anche altre canzoni, dal sound moderno». Tornando a Sanremo, Ranieri ha anche spiegato la scelta di portare come cover Anna verrà di Pino Daniele «Avrei dovuto inciderla io quando conducevo Fantastico nel 1990 ma in Rai mi dissero di no. E’ uno splendido omaggio ad Anna Magnani e ho pensato che cantarla qui a Sanremo fosse anche doveroso per ricordare un’artista straordinario come Pino».