Oggi tocca al gruppo A, con Spagna-Olanda alle nostre 21 e Cile-Australia a mezzanotte. Ma anche al gruppo B: dopo la gara inaugurale di ieri tra Brasile e Croazia, la sfida odierna è tra Messico e Camerun (ore 18).
Con Spagna-Olanda, in particolare, viene subito servita quella che era stata la finale del Mondiale sudafricano, vinta 1-0 dalle «furie rosse». Se la rete degli spagnoli dovesse rimanere inviolata anche stavolta, il portiere Casillas stabilirebbe il record di imbattibilità ai Mondiali, detenuto per ora da Walter Zenga. L’allenatore Del Bosque si affiderà a una squadra ben sperimentata (nella foto, Villa), con pochi ma significativi innesti. Su tutti, quello dell’ispano-brasiliano Diego Costa. L’Olanda cerca ovviamente la rivincita per quella finale sfuggita negli ultimi minuti dei supplementari, quattro anni fa.

L’altra «Roja» del girone, il Cile, è chiamato subito a testare il destino di squadra-cuscinetto a cui sembra condannata l’Australia. Dopo il taglio dell’attaccante Suarez e i dubbi sulle condizioni di Vidal, in avanti riappare il «cagliaritano» Pinilla accanto a Sanchez (19 gol quest’anno nella Liga).
Per quanto riguarda il girone del Brasile, quella tra Messico e Camerun è una sfida tra squadre che arrivano in Brasile a fari spenti. I messicani non hanno mai battuto una squadra africana ai Mondiali, mentre ai «leoni» guidati in attacco da Eto’o manca la vittoria dal lontano 2002. Chi perde oggi può già cominciare a rifare i bagagli, visto il livello del girone.

Ieri ottomila spettatori e sentimenti devozionali anche da parte dei brasiliani per Messi e Higuain, gli assi della nazionale argentina che si è allenata a Belo Horizonte.