Nell’ottobre del 1981, negli ottavi di Coppa dei Campioni, la Juventus fu sorteggiata contro l’Anderlecht. La squadra di Bruxelles era all’epoca ai vertici del calcio europeo e sui giornali italiani, con un misto di ammirazione e invidia, veniva invariabilmente descritta come una multinazionale. Ben otto stranieri obbedivano agli ordini dell’allenatore slavo Tomislav Ivic, che per di più poteva contare su un’ampia rosa di 22 giocatori. I torinesi avevano un organico assai più ridotto e nella gara del Parc Astrid portarono in panchina giocatori da meno di dieci partite all’anno, fra cui l’ex ct Cesare Prandelli, un cui errore difensivo propiziò...