Il presidente della repubblica Sergio Mattarella cerca di tracciare un filo che tenga insieme la ripartenza e i valori dell’antifascismo: «Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia». Il presidente del consiglio Mario Draghi oggi sarà all’Altare della patria e poi a rendere omaggio al Museo di via Tasso.

CI SARANNO le delegazioni dei partiti ai luoghi topici e le doverose celebrazioni istituzionali. Ma la notizia è che in questo 25 aprile di un’Italia impaurita e spaesata, il secondo sotto pandemia, si prova a tornare in piazza. A cominciare dall’Anpi, che invita a portare un fiore davanti alle targhe intitolate ai partigiani e alle partigiane. Possibilmente a due a due, possibilmente coppie formata da generazioni diverse che rappresentino la catena della memoria. È un modo di ricordare di adottare una storia e rivivere un contesto specifico di quel tessuto resistente che poi confluì nella lotta antifascista. Giusto due giorni fa gli antifascisti di Roma Est hanno apposto una targa commemorativa a Centocelle, quartiere Medaglia d’oro della Resistenza. La stele è intitolata al «partigiano» Lorenzo Orsetti, ucciso dall’Isis mentre combatteva con i curdi dello Ypg in Siria. A Genova verranno apposte corone d’alloro preparate da rifugiati del nord e centro Africa, tracciando una connessione tra antifascismo e diritti dei migranti, dopo l’ennesima strage nel Mediterraneo.

LA LIBERAZIONE di questo 2021 si intreccia anche alle reti del nuovo mutualismo che nelle città in lockdown hanno prestato soccorso a chi si è ritrovato da solo e senza nulla. A Bologna, oltre alla manifestazione del mattino, per tutta la giornata verranno distribuiti pasti caldi «a chi una casa non ce l’ha». Chi vorrà, potrà comunque acquistare il pranzo e finanziare la campagna a sostegno degli uomini e donne in fuga dalla rotta balcanica. Raccontano: «Di fronte all’impossibilità delle consuete mobilitazioni potevamo stare in un angolo a lagnarci e invece abbiamo riscoperto come ancora una volta il mutuo appoggio sia una forma attiva di conflitto e resistenza».

IL TRADIZIONALE corteo milanese, fa sapere il Comitato permanente antifascista, si trasformerà in un presidio a piazza Castello. Anche se, sottolineano da Non Una di Meno, «ancora oggi il ruolo delle donne e delle persone appartenenti a minoranze etniche e linguistiche, come quello delle persone che lottarono oltremare, è troppo spesso sottovalutato, svilito, silenziato». Per questo sono annunciate azioni di «guerriglia odonomastica» (ed ecco ancora una volta le targhe) per poi confluire nella piazza serale di Partigiani in ogni quartiere all’Arco della Pace di porta Sempione. Sarà un 25 aprile particolare anche in Val di Susa, dove dopo le tensioni dei giorni scorsi i locali circoli Anpi organizzano una piazza a San Didero «in solidarietà con il movimento No Tav». Oppure a Sarzana, dove un tale Circolo Almirante chiede che il cimitero conceda una targa ai fiancheggiatori dei nazifascisti sepolti in una fossa comune, in nome della riconciliazione nazionale. E dove gli attivisti del Circolo Pertini rispondono: «Vadano a Vinca, dove, il 27 agosto 1944, le Brigate Nere di Carrara e gli uomini della Guardia Nazionale Repubblicana furono protagonisti della strage di 173 vittime civili innocenti, dove strapparono un feto dal ventre di una madre incinta e si divertirono a lanciarlo in aria come tiro al bersaglio».

SCORRENDO il calendario degli appuntamenti che ruotano attorno questa giornata della Liberazione al tempo del Covid, si scopre che presenta la necessità delle precauzioni ma anche la virtù di sprigionare le energie e le forme dell’antifascismo in forme molecolari e diffuse, che fanno pensare a semi che si diffondono anche nei luoghi meno battuti. Questo sguardo sul 25 aprile a volo d’uccello, per forza di cose parziale, fa comprendere che questa modalità è imposta dalle regole anti-Covid ma anche che ha la potenza di rappresentare la natura plurale delle culture che diedero vita alla Resistenza. Le previsioni del tempo sono incoraggianti. Buona Liberazione a tutti e tutte.