Alexander Urbelis è l’avvocato fondatore dello studio Blackstone Law Group che si occupa di privacy e sicurezza. Ed è un hacker, membro del gruppo newyorchese 2600.

Questa amministrazione Trump ha dato molto da fare alla comunità hacker.
La comunità hacker, come altre che resistono a questa amministrazione, ha combattuto su più fronti negli ultimi quattro anni, per le famiglie, per la verità e per la privacy. Abbiamo dovuto affrontare la campagna di disinformazione sulla crisi sanitaria globale, non solo da parte di attori malintenzionati, ma dallo stesso Studio Ovale. Abbiamo contrastato questo problema organizzando e allineando gli sforzi della comunità hacker e della sicurezza, per proteggere le persone e le istituzioni sanitarie di tutto il mondo, dalla disinformazione e dagli attacchi informatici.

Siete stati molto attivi anche sulla questione migranti…
Abbiamo lottato contro una realtà tristissima, quando il nostro governo ha separato dei bambini dai loro genitori, quando i migranti, in cerca di una vita migliore o di asilo politico, hanno raggiunto i nostri confini, abbiamo identificato e reso pubblici gli indirizzi di ogni struttura di detenzione in cui erano tenuti i minori.

E non abbassate la guardia su privacy e sicurezza.
Come comunità lottiamo con un’unica voce coerente contro gli sforzi persistenti del Dipartimento di giustizia per minare i diritti alla privacy, imponendo backdoor malware concepiti per una crittografia forte. Per essere chiari: questa lotta alla crittografia non è iniziata con Trump, ma si è intensificata sotto il regno dell’attuale Procuratore generale; se il Dipartimento di Giustizia vince questa battaglia, ha il potenziale per influenzare negativamente non solo la privacy degli utenti, ma l’intero apparato di sicurezza del commercio online e di Internet stesso.