Facite ammuina! tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa, chilli che stann’ a poppa vann’ a prora, chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta! Eccoci qua, dai manuali di navigazione borbonica ai giorni nostri poco è cambiato: destra, sinistra, sotto, ‘ncoppa… e chi ci capisce più niente! Prendete il Pd: Renzi rottama il centro-sinistra per trascinarlo a centro-destra, poi arriva Zinga che recupera la sinistra ma Renzi torna e lo spinge a mettersi con la parte sinistra del precedente governo di estrema destra per poi mollarlo e ributtarsi al centro da dove meglio guardare a destra… PUFF!… ma quelli di destra ‘sto guardone seduto vicino non ce lo vogliono mica e Matteo deve tornare a sedersi a centro-sinistra. Salvo quando va al bagno che sta in fondo a destra. Magari sarebbe meglio lasciare destra e sinistra in uso a chi ne ha davvero bisogno, tipo i venditori di scarpe, i fabbricanti di protesi, gli istruttori di scuola guida, i calciatori, le voci registrate di google map… anche perché a occhio nudo, tra Giuseppi 1 e Giuseppi 2 non si notano poi tante differenze. Ok, arrivano tetti ai contanti, bibite zuccherate in bottiglie di plastica più salate, scaricheremo l’idraulico che ci aggiusta lo scarico… ma sono questi i grandi passi verso il Sol dell’Avvenire? magari per quel menscevico di Calenda sì, ma per noi immarcescibili bolscevichi proprio no. Impossibile allora non solo dire ma addirittura fare qualcosa di sinistra? Mumble mumble… forse che abolire un decreto che smantella il sistema di protezione per richiedenti asilo (gli Sprar) ributtando ogni giorno in clandestinità centinaia di immigrati regolarizzati potrebbe, putacaso, esser di sinistra? Vediamo: era il 4 ottobre 2018 quando Matteo Salvini comanda che il permesso di soggiorno per motivi umanitari va abolito con effetto immediato. Da quel giorno decine di migliaia di persone che studiando e lavorando si sono regolarizzate, ripiombano nell’irregolarità e quindi nelle grinfie di mafie e cooperative criminali. Una sorta di sanatoria alla rovescia che ancora oggi nessuno ferma. E pensare che quegli immigrati regolarizzati avevano pure tutte le carte in regola per, volendo, proseguire per l’Europa. Un decreto a ben vedere, ancor più che razzista, autolesionista. Che la nuova agognata frontiera del trasformismo dove destra e sinistra dormiranno insieme come il lupo con l’agnello, sia in fin dei conti il tafazzismo?