Da Supercontinent a Supercontinent2 (alla seconda), fino all’ Ipernatural di questa stagione: così Drodesera festival chiude una trilogia ed apre la sua 39esima edizione con un programma già inaugurato il 30 giugno dalla visionaria Orestea di Anagoor. Centrale Fies ancora una volta catalizza dal 19 al 27 luglio, dentro gli spazi riprogettati di una ex-centrale idroelettrica sulle sponde del fiume Sarca, la contemporaneità dell’arte della performance e della performing art a livello internazionale.

E LO FA con un progetto e con una promessa, resa possibile dalla visione e dal lavoro dei creatori del festival Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi, di rendere Centrale Fies sempre meno festival e più luogo di incontro e produzione artistica attivo tutto l’anno, capace di raccogliere e costruire biodiversità culturali. Obiettivo che già da anni si realizza e si espande, portando ad aprire il festival dal 19 al 21 luglio con Live Works vol 7, una piattaforma che esplora l’evoluzione della performance e che ha selezionato 9 artisti internazionali (su 300 candidati) della Free School of Performance, pronti a sottoporre al pubblico il frutto del loro lavoro in residenza a Fies.

ED INTERNAZIONALE sarà anche la programmazione che dal 24 al 27 luglio vedrà in scena le arti performative declinate nella loro capacità di creare nuove visioni, filtrando una realtà in continuo cambiamento. Tra questi il performer sudcoreano Jaha Koo, prima volta in Italia con Cuckoo (24/25); Anne Lise Le Gac e Arthur Chambry in una prima nazionale Ductus Midi (24). Ancora Raquel Andrè in Collection of Lovers (27) con la sua collezione particolare e la coreografa e regista Giselle Vienne in Crowd (27) che porta in scena 15 ballerini in un rave party anni ‘90. E ancora: Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro 2019 alla Biennale Danza di Venezia) con il suo Augusto (24). Musica e performance non potevano mancare, dal 21 al 27 ci sono con Alma’s Club. Info:www.centralefies.it/prenotazioni@centralefies,it.