Guerre, violenze ed ingiustizie si susseguono nella regione del Medio Oriente rendendo impossibile ogni sorta di soluzione e di prospettiva che diano pace, sicurezza, sviluppo alle popolazioni dell’intera regione.
La mancata soluzione politica del conflitto tra Israele e Palestina è sicuramente uno dei principali fattori di destabilizzazione dell’intero quadro regionale, oltre che fonte di continui scontri e vittime tra i civili.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina, al fianco dello Stato d’Israele, nel quadro delle risoluzioni delle Nazioni Unite, è la logica, responsabile e coerente posizione che la comunità internazionale deve assumere per riportare il conflitto nel terreno del diritto internazionale e della soluzione politica, disinnescando ogni possibile ripresa delle azioni di forza sul campo e di rinvii del processo di pace.

Per queste ragioni riteniamo che, dopo aver sostenuto il riconoscimento dello Stato di Palestina come osservatore permanente presso l’Assemblea delle Nazioni Unite, il Governo italiano debba dar corso al riconoscimento dello Stato di Palestina, come atto politico di pace, indispensabile per la fine del conflitto e delle violenze, per la sicurezza di entrambe le popolazioni e per la normalizzazione dei rapporti tra tutti gli Stati e tutte le comunità della regione.

CGIL CISL UIL chiedono, infine, al Governo italiano di assumere questa importante decisione, come nelle settimane scorse è stato fatto nella Camera dei Comuni del Regno Unito e dal governo di Svezia.

Distinti saluti.

CGIL, CISL, UIL
Susanna Camusso, Annamaria Furlan, Carmelo Barbagallo