Ogni anno, da anni, a Dongo,  in prossimità dell’anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini in località Giulino di Mezzegra, si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell’estrema destra, in divisa di camicie nere, per commemorare con riti e cortei l’esecuzione del Duce e dei Gerarchi.

I fascisti vengono a Dongo e a Giulino di Mezzegra perché sono i luoghi simbolo della fine del Fascismo, luoghi di culto e di memoria dei loro morti. I comportamenti dei partecipanti in divisa squadrista esprimono senza equivoci la volontà di propaganda del fascismo.

Uniamo a questa lettera i due link di YouTube: Mezzegra corteo per commemorare Mussolini e Dongo il “presente” per i gerarchi fascisti fucilati nel 1945 n cui sono pubblicate le riprese dei citati raduni e manifestazioni.

L’intervento dell’ANPI provinciale di Como, dell’ANPI di Dongo e dell’ANPI Lario occidentale presso le Istituzioni pubbliche (Questura e Prefettura di Como) e presso le Amministrazioni locali di Dongo e Tremezzina, per chiedere che tali raduni non fossero autorizzati, è sempre rimasto inascoltato.

Le Autorità competenti, a ogni livello, hanno autorizzato i raduni, richiamando il principio della libertà di manifestare le opinioni. La libertà di espressione è un sacrosanto diritto, conquistato proprio con il sacrificio di milioni di morti che hanno combattuto per sconfiggere le dittature del nazifascismo.

A Dongo e a Mezzegra queste dittature sono celebrate e propagandate nelle pubbliche strade da gruppi organizzati.

Come ANPI vogliamo che Dongo sia simbolo di una permanente civile resistenza. Sia luogo di conoscenza di quelle ultime tragiche giornate che hanno visto la fine della dittatura, la rinascita della democrazia e la nascita della Repubblica, che quei giorni di fine aprile siano celebrati come momento di confronto e di approfondimento della Storia e dei valori della Resistenza, della Costituzione e della democrazia nata con essa.

Abbiamo bisogno che questo appello sia condiviso a livello locale e nazionale.

Scriviamo questa lettera perché vogliamo coinvolgere Istituzioni, Associazioni, Personalità, la società civile tutta nel sostenere con forza la richiesta che NON sia autorizzata alcuna presenza organizzata di fascisti nelle loro macabre divise e il tempo non sia riportato indietro negli anni più bui della nostra Storia.

L’anno 2020 ha messo a dura prova la popolazione italiana, europea, mondiale.

Il numero dei morti e dei contagi per l’epidemia del COVID, la sofferenza sono l’aspetto più tragico, a cui segue la crisi economica e sociale. Disagi e privazioni hanno peggiorato le condizioni di vita, aumentano la rabbia e le paure. In Italia, in Europa, nel mondo ci sono organizzazioni che si richiamano a ideologie del passato, che scatenano i peggiori istinti di violenza, perdendo ogni umano e razionale controllo delle proprie responsabilità. Cercano di minare i valori della democrazia e della convivenza civile conquistati con le lotte della Resistenza.

Anche le giovanissime generazioni, penalizzate e deprivate delle relazioni sociali, rischiano di cedere al “sonno della ragione”. Le donne e i giovani più di altri subiscono le conseguenze del lavoro che manca, dell’ insicuro futuro.

Stiamo vivendo tempi di crisi che chiedono un plus di responsabilità e di solidarietà ed è urgente attivare vaccini culturali e morali, non solo contro il COVID. Vogliamo dare speranza e voce all’Italia che resiste e guarda avanti, che affronta con coraggio e impegno la fatica e i sacrifici di una sconvolta realtà.

Dongo, simbolo di rinascita e di una resistenza civile non violenta, non appartiene solo al territorio lariano, ma a tutta l’Italia, all’Europa, al Mondo. Vi chiediamo dunque di sottoscrivere l’appello che ogni propaganda di violenza, di odio, di fascismo sia assolutamente vietata in tutte le sue manifestazioni nel rispetto della nostra Costituzione.