Quattro ore di sciopero e corteo ieri a Reggio Emilia per i lavoratori del gruppo Landi Renzo, azienda di famiglia del presidente della Camera di commercio ed ex leader di Unindustria Stefano Landi che produce impianti metano e Gpl per autoveicoli. Lo hanno proclamato la Fiom-Cgil e le rsu aziendali dopo la presentazione del piano industriale 2018-2022 del gruppo, nel quale si prevedono 79 lavoratori in esubero negli stabilimenti reggiani. Il piano prevede la chiusura dello stabilimento di Vicenza (la fabbrica Lovato Gas è occupata da giorni dopo l’annuncio di 90 esuberi) circa 200 esuberi su 800 dipendenti e la delocalizzazione in Polonia, India e Iran. «Siamo di fronte a un gruppo che sta pagando questioni di natura finanziaria e vuole fare utili abbattendo il costo del lavoro», spiega Sergio Guaitolini, segretario provinciale Fiom Cgil.