Sono stati 3.059 i migranti arrivati in Friuli Venezia Giulia nel 2020 e certo la pandemia ha complicato tutto. Problemi da gestire, non pochi. Da qui la visita ieri a Trieste della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese che ha incontrato i vertici delle istituzioni regionali ed una ventina di sindaci.

Impressionante il commento del Presidente leghista della Regione Fedriga all’uscita dell’incontro: «Abbiamo comunicato al ministro che non si tratta di discutere come e dove organizzare l’accoglienza: i migranti irregolari non devono più presentarsi ai nostri confini. Non ci sono caserme o navi dove tenerli in albergo, di questo non ci mettiamo neanche a discutere». Chissà se si riferiva al trattamento alberghiero nella ex caserma Cavarzerani o nel Cpr di Gradisca. Zero diritti e nemmeno la parvenza di rispetto della dignità.

La sindaca di Gradisca ha ribadito anche davanti al ministro la sua annosa richiesta di chiusura del Cpr ma nessuno ha raccolto e Fedriga non ha apprezzato: «Con la stragrande maggioranza dei sindaci mi sono trovato in perfetta sintonia. Solo qualche sindaco di sinistra ha tirato fuori discorsi sull’accoglienza diffusa e cose così. E’ una follia. Evidentemente non c’è cognizione della situazione», ha scandito.

Il nodo più aggrovigliato resta quello dei minori non accompagnati e non sembra proprio ci sia stata una divisione tra i sindaci presenti: chi vive quotidianamente lungo la fascia confinaria conosce bene i problemi e vede le possibili soluzioni. I sindaci, unitariamente, hanno chiesto un tavolo di concertazione per chiarire chi e come debba intervenire soprattutto nella fase acuta, quando si rintracciano i migranti e scatta l’obbligo di quarantena. Regione, Comuni, Ausl, prefetti, forze di polizia, tutti devono partecipare perché è necessario un protocollo preciso, l’organizzazione dell’accoglienza deve essere strutturata Un problema sui minori? Secondo la Regione va cambiata la legge: basta tutele, anche loro se ne devono andare via da qui.

E Lamorgese? Non ha accolto la richiesta della Regione di chiudere i valichi minori con la Slovenia (e i lavoratori transfrontalieri o i bimbi che frequentano scuole al di là del confine, possono tirare un sospiro di sollievo). La protezione civile regionale è disposta a fornire droni e fototrappole? Grazie, vedremo, per adesso basta un serio dispiegamento di uomini che verrà rapidamente incrementato e, soprattutto, continuare a combattere i passeur perché resta questo, secondo la ministra, il problema più drammatico. Rivedere la normativa sui minori non accompagnati? Ci si può pensare, perché no, ma è anche vero che il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione che non ha presentato alcun progetto per affrontare le necessità peculiari di questa tipologia di accoglienza. Ci sarebbero anche fondi a disposizione, volendo, ha precisato il ministro.

Scontate le conclusioni di Fedriga: «Se tutti i governatori di centro-destra firmassero un atto come quello di Musumeci, allora sì che metteremmo in crisi il governo».