La maggioranza fa quadrato intorno alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, finita per la seconda volta in meno di ventiquattro ore nel mirino di Matteo Salvini che accusa lei e il governo di essere i responsabili morali della tragedia di Nizza dal momento che Brahim Aoussaoui, il tunisino che giovedì mattina ha ucciso tre persone nella basilica di Notre Dame, era sbarcato a settembre a Lampedusa. «Sciacallo», «calunniatore della patria» che «specula sui morti» sono i commenti che arrivano da Pd, LeU, Italia Viva e Movimento 5 Stelle. Salvini però non retrocede e torna a chiedere le dimissioni della ministra mentre Fratelli d’Italia chiama Lamorgerse a riferire in parlamento.

È ancora mattino presto quando il leader del Carroccio parte all’attacco: «Record di sbarchi (27.190 nel 2020 contro i 9.533 dello stesso periodo di un anno fa), piazze in rivolta e ora perfino un killer sbarcato a Lampedusa e lasciato tranquillamente scappare in Francia a uccidere e sgozzare» dichiara. «Nel mezzo la cancellazione dei decreti sicurezza per aprire porti e portafogli. Cosa deve succedere ancora? Il Viminale è allo sbando, Lamorgese si dimetta».

È solo il primo di una lunga serie di attacchi che proseguiranno per tutta la giornata ma cominciati in realtà giovedì pomeriggio, quando si è saputo che l’autore della strage di Nizza era sbarcato appena un mese fa sull’isola delle Pelagie.

Accuse pesanti, specie quella chiamata di corresponsabilità morale in quanto accaduto in Francia, che provocano la reazione della ministra. Lamorgese non si fa intimidire e contrattacca a sua volta: «Responsabilità da parte nostra non ce n’è», è la prima cosa che ci tiene a chiarire. Aoussaoui «non era stato segnalato dalla Tunisia né risultava segnalato dall’intelligence», aggiunge ricordando che il tunisino «era entrato a Lampedusa tramite un sbarco autonomo il 20 settembre scorso e successivamente è stato destinatario il 9 ottobre di un decreto di respingimento con ordine del questore di abbandonare il territorio.

Come per tutti i migranti che arrivano in Italia, anche per lui era stata adottata la procedura standard che prevede foto segnaletiche, identificazione, impronte digitali e trasferimento a bordo della nave Rhapsody per la quarantena prima di essere avviato verso un centro per i rimpatri.

A un certo punto del suo passaggio nel nostro Paese, Aoussaoui è però sfuggito al controllo delle forze dell’ordine, ma non è l’unico terrorista ad aver fatto perdere le sue tracce. «Casi analoghi», ricorda Lamorgese, sono accaduti anche in passato.«Come mai l’opposizione si scusata oggi con la Francia, cui manifesto tutta la mia solidarietà – afferma la ministra – e non ha ritenuto di scusarsi in altri casi gravi come gli attentati alla metropolitana di Londra nel 2017 o quello alla Rambla sempre nel 2017?».

L’ultima stoccata la titolare del Viminale la riserva ai provvedimenti anti-immigrazione voluti da Matteo Salvini quando era lui il ministro dell’Interno. «Si parla delle nostre modifiche ai decreti sicurezza – afferma – ma quei decreti anziché creare sicurezza hanno creato insicurezza, perché 20 mila persone sono dovute uscire dall’accoglienza da u giorno all’altro». «Noi – aggiunge invece la ministra – abbiamo cercato di tenere presente le esigenze di sicurezza del paese non disperdendo tutti sul territorio nazionale, facendo dei progetti mirati affinché restassero sotto i radar delle forze di polizia». Controreplica del leghista: «Secondo il ministro dell’Interno è colpa mia. Siete senza vergogna».

«Ancora una volta il leader della Lega non ha saputo sottrarsi alla propaganda e alla strumentalizzazione politica dinanzi ai tragici fatti di Nizza, perdendo un’altra occasione per tacere», è il commento di Carmelo Miceli, responsabile sicurezza del Pd. «Speculare sui morti su cui stanno ancora piangendo le famiglie a Nizza è vergognoso», afferma invece la vicepresidente del Senato, la pentastellata Paola Taverna. «L’ennesima pessima figura che trogloditi da tastiera come Salvini ci fanno fare agli occhi del mondo. È una politica che si nutre di carcasse umane come sciacalli, omettendo, parlando alla pancia della gente con frasi che non hanno alcun senso logico».