Domani al Mise la vicenda Ilva vivrà un’altra giornata di passione. I sindacati, l’acquirente Arcelor Mittal ed il governo rappresentato dal vicepremier Di Maio, si ritroveranno intorno ad un tavolo. Le organizzazioni sindacali si augurano che ministro comunichi la sua decisione definitiva sulla procedura di gara che nel giugno dello scorso anno assegnò Ilva alla newco Am InvestCo capeggiata dalla multinazionale dell’acciaio.

IL TEMPO STRINGE: il 15 scadrà la proroga concessa a giugno ai commissari straordinari. Qualora non venisse sciolto il nodo sull’acquisizione da parte di Mittal, il governo dovrebbe intervenire con un nuovo decreto «salva Ilva», garantendo alla struttura commissariale almeno 132 milioni di euro per arrivare a fine dicembre. Per questo i sindacati hanno proclamato e confermato lo sciopero generale in tutti gli stabilimenti Ilva per martedì 11.
Tra l’altro, proprio ieri durante il Consiglio dei Ministri, il titolare del dicastero dell’Ambiente Costa, ha consegnato «il 95 per cento della relazione» richiestagli dallo stesso Di Maio, per chiarire l’intera procedura che aveva riguardato l’ok concesso dal ministero nel settembre dello scorso anno al Piano Ambientale presentato da Mittal, ed in particolare sulla decisione dell’azienda di posticipare anche i termini intermedi previsti per l’attuazione di alcune prescrizioni presenti nel piano. Di Maio ha precisato: «Noi vogliamo favorire le condizioni di una ripartenza».

E PROPRIO SU QUESTO FRONTE nella giornata di ieri si è registrato un nuovo importante capitolo. Le organizzazioni sindacali, dopo la richiesta avanzata più volte dalla Fiom Cgil, hanno infatti potuto effettuare un’ispezione presso il cantiere in cui sono iniziati in questi mesi i lavori per la copertura dei parchi minerali dell’Ilva, affidati alla ditta Cimolai. Da sempre una delle cause dell’inquinamento ambientale prodotto dal siderurgico a Taranto. Attualmente sono in corso le fasi fondazionali profonde e di assiemaggio delle strutture metalliche della prima struttura. È stata inoltre effettuata la caratterizzazione del suolo, dove sono stati riscontrati in alcuni casi dei parametri oltre le soglie previste dalla legge.

RISPETTO AL TEMA DELLE FALDE e limitatamente a quella superficiale è in corso una messa in sicurezza di emergenza, mentre nessun superamento dei valori previsti per legge è stato invece riscontrato nelle attività di caratterizzazione effettuate per la falda profonda.
È stato inoltre richiesto un sopralluogo operativo sul cantiere con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza per verificare il rispetto di salute e sicurezza nei prossimi giorni, oltre a dettagliate informazioni sulle ditte che operano nel cantiere anche in relazione ai profili contrattuali adottati per scongiurare possibili dumping contrattuali.

LA FIOM CGIL RITIENE «fondamentale continuare a seguire l’evoluzione dello stato di attuazione delle prescrizioni Aia, affinché si proceda verso un serio processo di risanamento ambientale che tuteli l’ambiente ed il territorio».