Una ricerca sugli impatti ambientali della produzione e del consumo del cioccolato è stata condotta nel 2018 nel Regno Unito. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Food Research International. Adisa Azapagic, docente di Ingegneria chimica sostenibile presso l’Università di Manchester, è tra le autrici dello studio Environmental impacts of chocolate production and consumption in the United Kingdom.

Professoressa Azapagic quali sono i risultati a cui siete pervenuti?

Abbiamo esaminato l’impronta di carbonio del cioccolato e i suoi vari altri impatti ambientali. Abbiamo calcolato gli impatti dell’intero ciclo di vita del cioccolato, compresa la coltivazione dei semi di cacao, la produzione di altri ingredienti e del cioccolato, l’imballaggio, il trasporto e la produzione di rifiuti. Ci siamo concentrati sui tre tipi di cioccolato più popolari nel Regno Unito: barrette di cioccolato al latte, cioccolatini in busta e cioccolatini snack. Abbiamo scoperto che i peggiori per l’ambiente erano i cioccolatini in busta a causa della quantità aggiuntiva di imballaggi usati per avvolgere ogni cioccolatino nella busta. Abbiamo anche scoperto che gli ingredienti utilizzati per la produzione del cioccolato hanno un effetto significativo sull’ambiente, così come l’imballaggio. L’impatto degli ingredienti è dovuto principalmente al latte in polvere, ai derivati del cacao, allo zucchero e all’olio di palma.

In che senso?

La produzione del latte in polvere usato per fare i cioccolatini al latte è ad alta intensità energetica, inoltre le mucche da latte producono emissioni significative di gas serra per ogni litro di latte prodotto. Anche il cacao ha un impatto sull’ambiente sia a causa dei fertilizzanti usati durante la coltivazione sia per la sua trasformazione in derivati del cacao. Così come il trasporto dall’Africa o dal Sud e Centro America, dove vengono coltivati i semi di cacao, fino al punto di consumo. Tutto questo va a sommarsi all’impatto ambientale del cioccolato.

Quali sono quindi gli effetti della produzione di cioccolato sull’ambiente?

Nel nostro studio abbiamo considerato 16 diversi impatti ambientali, tra cui l’impronta di carbonio (emissioni di gas serra), l’impronta idrica (quantità di acqua utilizzata), l’esaurimento dei minerali e dei combustibili fossili, l’eutrofizzazione (inquinamento dovuto all’uso eccessivo di fertilizzanti), gli impatti legati all’inquinamento marino e fluviale e molti altri. Per esempio, abbiamo calcolato che un chilogrammo di cioccolato ha l’impronta di carbonio tra 2,9 e 4,2 kg di CO2 equivalente e l’impronta idrica da 31 a 63 litri, a seconda del tipo di cioccolato. Oppure, nel caso di una tavoletta di cioccolato di 100 grammi, si ha un’impronta di carbonio di 290-420 g di CO2 equivalente e un’impronta idrica di 3-6,3 litri. Per contestualizzare, l’impronta di carbonio di una fetta di torta (100 g) varia da 160 a 480 g CO2 equivalente, a seconda del tipo di torta. Quindi, non è così diversa dai cioccolatini!

Cos’altro avete scoperto?

Abbiamo anche scoperto che, se il cambio d’uso del suolo (Luc) viene destinato alla coltivazione dei semi di cacao, questo può aumentare l’impronta di carbonio del cioccolato da tre a quattro volte. Il suolo contiene molto carbonio che, se disturbato per la coltivazione di colture, come il cacao, viene rilasciato nell’atmosfera sotto forma di anidride carbonica (CO2), aumentando l’impronta di carbonio del cioccolato e il relativo impatto sul cambiamento climatico.

Che tipo di indagine avete condotto?

Abbiamo usato un metodo chiamato «valutazione del ciclo di vita», che considera «intero ciclo di vita di un prodotto (come il cioccolato) dalla «culla alla tomba». Ciò significa che abbiamo considerato tutte le fasi del ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prima alla gestione dei rifiuti a fine vita, includendo anche tutte le altre fasi intermedie, come la coltivazione dei semi di cacao, la produzione di altri ingredienti e del cioccolato stesso, nonché il suo imballaggio, tutte le fasi di trasporto e la produzione di rifiuti. Abbiamo raccolto dati su ogni fase dall’industria, dalla letteratura e da vari database e poi abbiamo usato un pacchetto software per inserire i dati e stimare gli impatti.

La vostra ricerca ha riguardato solo il Regno Unito?

Ci siamo concentrati sul consumo di cioccolato nel Regno Unito. Tuttavia, risultati simili si otterrebbero in altri paesi europei poiché ingredienti e processi di produzione simili sono utilizzati in tutta Europa.

Da dove proviene la maggior parte del cacao consumato in Europa?

Il cacao viene coltivato intorno all’Equatore in condizioni di clima umido, principalmente nell’Africa occidentale e in America centrale e meridionale, quindi deve percorrere una certa distanza prima di arrivare nei prodotti di cioccolato che produciamo e consumiamo in Europa.

Nel caso delle uova di Pasqua, è esagerato considerarle un prodotto non eco-sostenibile?

Non abbiamo considerato specificamente le uova di Pasqua, ma hanno molti imballaggi, quindi, da quel punto di vista, non sono eco-sostenibili. Se escludiamo l’imballaggio, mi aspetterei che i loro impatti siano più o meno simili a quelli di altri tipi di cioccolato.