È sempre la stessa storia. Cercate online qualche lista dedicata ai «momenti fondamentali della storia del rock» (pop, hip hop). Ne troverete parecchie, quelle delle riviste specializzate (come la britannica NME) e quelle degli appassionati. Una cosa salta subito all’occhio: la scarsa presenza di artiste, come non avessero contribuito quasi per nulla a sessant’anni di musica pop.

Ci sono poi le liste dedicate specificatamente alla storia del «rock al femminile», come quella di Rolling Stone («Women who rock greatest breakthrough moments») che, accanto a momenti imprescindibili (Big Mama Thornton che registra la prima versione di Hound Dog, l’origine della scena Riot Grrrl), propina eventi risibili quali la nascita di Blue Ivy (la figlia di Beyoncé), o l’uscita di Tik Tok di Ke$ha. E, ancora una volta, cadono le braccia.

Di momenti fondamentali nella storia del rock in cui le donne hanno svolto ruoli chiave ce ne sono ovviamente tantissimi. Noi ne abbiamo scelti una ventina, dagli anni Cinquanta ad oggi.

«Hound Dog» di Big Mama Thornton raggiunge il primo posto in classifica

Gran parte delle persone conosce Hound Dog nella versione di Elvis Presley. Ma la prima artista a registrare questo brano fu una donna, e che donna: Willie Mae «Big Mama» Thornton. Nata nel 1926 in Alabama, cresciuta cantando in chiesa, l’autrice, batterista e suonatrice di armonica era un’autodidatta. Il nickname «Big Mama» le era stato affibbiato per la sua «taglia forte». Nel 1953 la sua versione di Hound Dog raggiunse il primo posto nelle classifiche r&b statunitensi, e vendette quasi due milioni di copie. La canzone, che era stata scritta appositamente per lei da Jerry Leiber e Mike Stoller, piazzò la Thornton proprio al cuore della metamorfosi del rhythm and blues in r’n’r. Negli anni Sessanta Janis Joplin assistette a numerose sue esibizioni nei club blues della Bay Area, e in seguito registrò una canzone scritta da «Big Mama», Ball and Chain. Il mancato raggiungimento di un successo commerciale la portò all’alcolismo. Quando morì, nel 1984, pesava appena 43 chili.

Accadeva negli anni ’50:

1955 Etta James incide The Wallflower (Roll with Me, Henry), una delle hit r’n’r più sconce. Il disco è una risposta a Work with Me, Annie di Hank Ballard.

Wanda Jackson incontra Elvis, con cui ha una breve storia, che la incoraggia a lasciare il country per il rock’n’roll. I suoi Mean, Mean Man, Fujiyama Mama e Hot Dog! That Made Him Mad sono diventati dei classici.

1956 Si formano The Chantels. Lanciano il girl-group sound (Shangri-Las, Crystals, Chiffons) con classici come Maybe.

Le Shirrelles sono il primo gruppo femminile ad avere un singolo al primo posto

Il brano che raggiunse il primo posto in classifica è Will You Still Love Me Tomorrow e l’anno era il 1961. La canzone lanciò anche la giovane autrice, una certa Carole King.

La King, Ellie Greenwich e Cynthia Weil erano un team di autori newyorkesi (The Brill Building Songwriters) che negli anni Sessanta crearono la colonna sonora degli adolescenti americani, sfornando classici quali Da Doo Ron Ron (The Crystals) e Leader of the Pack (portata al successo dalle Shangri-Las).

Goldie & The Gingerbreads, prima band femminile a firmare con una major

Si formarono nel 1962, quando la cantante Genya «Goldie» Zelkowitz incontrò la batterista Ginger Bianco. Aggiunte una tastierista (prima Carol O’Grady, poi Margo Lewis) e una chitarrista (Carol MacDonald), nel 1964 pubblicarono il loro primo singolo, Skinny Vinnie. Il presidente e fondatore dell’Atlantic Records Ahmet Ertegun le vide a una festa e le mise sotto contratto per la sussidiaria dell’Atlantic, la Atco. Vennero spedite in Gran Bretagna, dove ebbero un certo successo, andando in tour con i Rolling Stones e sfornando una hit da Top 30 (Can’t You Hear My Heartbeat). Purtroppo negli Usa gli Herman’s Hermits pubblicarono la loro versione del brano poco prima di loro, rovinando alle Gingerbreads la possibilità di sfondare anche a casa. La penuria di denaro portò allo scioglimento del gruppo. Le componenti continuarono a suonare in altri gruppi, a produrre altre band ecc.

Janis Joplin partecipa

al Monterey International

Pop Music Festival

Nel 1967 Janis Joplin divenne la regina della nuova generazione hippie grazie alla sua sensazionale performance di Ball and Chain al Monterey Pop Festival con la sua band, Big Brother and the Holding Company. Una ragazza texana emigrata a San Francisco, la Joplin era una sconosciuta prima di partecipare al festival di Monterey (aveva debuttato come voce dei Big Brother soltanto un anno prima), dove conquistò tutti. Purtroppo il suo regno durò pochissimo. Nel 1969 pubblicò il suo primo album come solista, I Got Dem Ol’ Kozmic Blues Again (Mama). L’anno successivo, nell’ottobre del 1970, Janis venne trovata morta nella sua stanza al Landmark Motor Hotel di Hollywood, per una overdose di eroina.

Le Fanny sono la prima

band femminile a pubblicare un album con una major

Se le Gingerbreads furono la prima band femminile a firmare con una major (ma pubblicarono soltanto singoli), la prima band rock femminile a pubblicare un album con una major furono le Fanny. La band nacque a Sacramento, California ed era composta da June Millington alla chitarra, la sorella Jean al basso, Nickey Barclay alle tastiere, e Alice de Buhr alla batteria. Firmarono con la Reprise nel 1969, con cui pubblicarono ben quattro album, nessuno dei quali entrò in classifica. Stanche di stare perennemente in tour, June e Alice lasciarono le Fanny dopo l’uscita del quarto album, e vennero rimpiazzate da Patti Quatro (la sorella di Suzi Quatro) e Brie Brandt. Il loro ultimo album, Rock and Roll Survivors, uscì nel 1975. Conteneva il singolo Butter Boy, che entrò nella Top 30. La band si sciolse poco dopo.

Accadeva negli anni ’60:

1964 Where Did Our Love Go delle Supremes conquista il primo posto della classifica pop statunitense. È l’apice del Motown sound. Nel corso degli anni Sessanta le Supremes sfornano ben dodici numeri uno.

Le Ronettes (Be My Baby) vanno in tour. Band di supporto: i Rolling Stones.

1966 Maureen Tucker diventa la batterista dei Velvet Underground.

1967 Aretha Franklin, la regina del soul, incide l’inno femminista Respect.

1968 Joni Mitchell pubblica il suo primo album, Song to a Seagull, introducendo uno stile nuovo di cantautorato che sarà enormemente influente (vedi Cat Power).

Carole King pubblica «Tapestry»

Nel 1971 Carole King, già una veterana nel ruolo di autrice per altri, pubblicò il suo primo album Tapestry, una delle pietre miliari del movimento cantautorale degli anni Settanta. Come componente del team The Brill Building Songwriters aveva co-scritto hit quali The Locomotion e One Fine Day. Quando il suo matrimonio finì, si trasferì nella costa Ovest e creò Tapestry, uno dei dischi di maggior successo della decade (vendette 25 milioni di copie). Tra i brani più celebri, It’s Too Late e I Feel the Earth Move.

Suzi Quatro è la prima bassista donna a diventare una rockstar di successo

Nel 1971 la musicista Usa si trasferì in Inghilterra, dopo essere stata notata dal produttore discografico Mickie Most, il quale stava cercando una cantante rock che potesse riempire il posto lasciato da Janis Joplin. Negli anni Settanta Suzi Quatro sfornò una serie di singoli di successo (Can the Can, Devil Gate Drive, 48 Crash) e influenzò numerose altre donne del rock, tra le quali Joan Jett e Chrissie Hynde.

Stevie Nicks entra

nei Fleetwood Mac

Nel 1975 Stevie Nicks si unì ai Fleetwood Mac, una band parte Usa parte britannica che si era formata a Londra nel 1967, portando il gruppo blues a una svolta pop rock e al successo commerciale. Nel 1975 la band pubblicò l’eponimo Fleetwood Mac, un enorme successo. Tra i singoli tratti dall’album anche due scritti dalla Nicks: Rhiannon e Landslide. Nel 1977 pubblicarono Rumours, uno dei dischi più venduti di tutti i tempi. Tra i singoli tratti dall’album: Go Your Own Way, Gold Dust Woman, Don’t Stop. La cantante e autrice Usa, con i Fleetwood Mac e come solista, nel corso della sua lunga carriera ha prodotto più di quaranta hit da Top 50 e venduto più di 140 milioni di album.

Patti Smith pubblica «Horses»

Nel 1975 Patti Smith pubblicò il suo primo album, Horses, prodotto da John Cale. Il suo debutto fu fondamentale per almeno due ragioni: era la prima volta che si sentiva una voce femminile così grintosa nella scena rock, ed era la prima testimonianza su vinile del nascente movimento punk/new wave newyorkese. Ed è per questo che Patti divenne «la Madrina del Punk».

Gli X-Ray Spex

di Poly Styrene pubblicano

il classico «Oh Bondage

Up Yours!»

Nel 1976 si formavano a Londra gli X-Ray Spex. La loro leader Poly Styrene (Marianne Joan Elliot-Said), di origini somale, con la sua voce acuta, il suo apparecchio per i denti, e i suoi abiti stravaganti, divenne una delle più memorabili donne della storia del punk, a dispetto del suo aspetto goffo. Nella band militava un’altra ragazza, la giovanissima Lora Logic, al sassofono. Nel settembre del 1977 pubblicarono il singolo Oh Bondage Up Yours!, che divenne un classico del punk. Il brano può essere interpretato come una profezia del movimento Riot Grrrl che nascerà tredici anni più tardi (Kathleen Hanna ha spesso citato Poly come ispirazione). Poly Styrene è morta di cancro nel 2011, a soli 53 anni.

Accadeva negli anni ’70:

1971 Joni Mitchell pubblica Blue.

1975 Si formano le Runaways.

1978 I Blondie pubblicano Parallel Lines, l’album che li porta al successo commerciale, grazie anche alla hit colossale Heart of Glass. Stranamente per una icona del pop, la loro bellissima front woman Debbie Harry ha già 33 anni quando diventano famosi.

1979 Le Runaways si sciolgono e Joan Jett inizia la sua carriera solista. Nel 1980 fonda la Blackheart Records, una delle prime etichette fondate da un’artista donna. Tra i suoi maggiori successi: I Love Rock’n’Roll, Bad Reputation e I Hate Myself for Loving You.

1979 Debuttano i Pretenders di Chrissie Hynde.

Esce il primo album delle Slits, Cut. È celebre la foto di copertina, con la band nuda a parte dei perizoma e del fango. Hanno influenzato moltissime donne del rock a venire, tra cui M.I.A. e l’intera scena Riot Grrrl.

«Beauty and the Beat»

delle Go-Go’s raggiunge

il primo posto in classifica

Nel 1982, per la prima volta negli Usa una band femminile, che suonava e scriveva le proprie canzoni, riuscì a piazzare un album al primo posto della hit parade di Billboard. Loro erano le Go-Go’s, il disco Beauty and the Beat. La band si sciolse nel 1985, e la loro cantante, Belinda Carlisle, intraprese una carriera solista di successo.

Le Bananarama inventano

il prototipo del gruppo femminile new wave

Le tre ragazze inglesi, che debuttarono nel 1983 con l’album Deep Sea Skiving, detengono il record di gruppo femminile con più entrate in classifica nel mondo. Molti i loro brani entrati nella storia del pop: Shy Boy, Cruel Summer, Robert De Niro’s Waiting… e, naturalmente, la loro versione di Venus.

Cyndi Lauper è la prima donna ad avere 4 singoli top 10 da un album di debutto

L’anno era il 1983 e l’album She’s so Unusual, uno dei più venduti degli anni Ottanta. L’improbabile starlet dai capelli arancio, grazie a brani diventati dei classici del pop quali Girls Just Want to Have Fun, Time After Time, All Through the Night e She Bop, divenne per un po’ la «fidanzatina d’America».

Madonna si esibisce ai primi Mtv Video Music Awards

Quando Madonna, nel settembre del 1984, cantò la sua nuova hit Like a Virgin alla cerimonia di premiazione dei primi Mtv Video Music Awards, contorcendosi lascivamente sul palco indossando un abito da sposa e una cintura con la scritta «Boy Toy», era chiaro che era nata una stella. La regina del pop degli anni Ottanta (e di tutte le decadi successive).

Accadeva negli anni ’80:

1981 A New York Kim Gordon fonda, con il compagno Thurston Moore, i Sonic Youth.

1984 Tina Turner lascia il marito violento (Ike Turner) nel 1976, e torna sulle scene otto anni dopo con l’album Private Dancer, un successo planetario.

1986 The Bangles pubblicano il loro secondo album Different Light, da cui sono tratti i singoli di successo Manic Monday (scritta da Prince) e Walk Like an Egyptian.

1987 Esce The Lion and the Cobra, l’eccezionale album di debutto della controversa Sinéad O’Connor. Celebre la sua performance al Saturday Night Live nel 1992, durante la quale strappa una foto di Papa Giovanni Paolo II mentre canta la parola «evil» (malvagio).

A Olympia si tiene l’International Pop Underground Convention

Nell’estate del 1991 la K Records organizzò a Olympia, Washington, l’International Pop Underground Convention. Durante la «Girl Night», intitolata Love Rock Revolution Girl Style Now suonarono Bratmobile, Bikini Kill, 7 Year Bitch, Heavens to Betsy (con Corin Tucker, poi nelle Sleater-Kinney), L7 e tante altre. L’avvenimento è considerato il battesimo della neonata scena Riot Grrrl, che univa il punk rock e la terza ondata femminista. La band simbolo della scena erano le Bikini Kill di Kathleen Hanna, Tobi Vail e Kathi Wilcox, le quali debuttarono nel 1991 con la cassetta autoprodotta Revolution Girl Style Now!. Si sciolsero nel 1998 e, successivamente, Hanna ha pubblicato dischi con Le Tigre e The Julie Ruin.

Le Hole di Courtney Love pubblicano il classico grunge «Live Through This»

Erano trascorsi solo quattro giorni da quando il marito Kurt Cobain era stato trovato morto nella sua casa di Seattle. Ma lo show doveva andare avanti. Il 12 aprile del 1994 uscì Live Through This, il feroce capolavoro delle Hole, la band di Courtney Love. Senza ombra di dubbio la Love rappresentava l’icona femminile dell’epoca grunge, con i suoi capelli platino scompigliati, il rossetto rosso sbavato, i baby doll di seconda mano.

Le L7 lanciano assorbenti usati sul pubblico

del Reading Festival

Le nostre ragazzacce del rock preferite ne hanno combinate tante nel corso della loro carriera. Nel 1992, alla fine della loro esibizione di Pretend We’re Dead al programma televisivo inglese The Word, la cantante Donita Sparks abbassò la cerniera dei jeans, si calò i pantaloni e mostrò la vagina. Sempre nel 1992, sempre in Inghilterra, ma questa volta al Reading Festival, Donita, ancora lei, davanti a un’audience chiassosa che tirava fango sul palco, cercò di ottenere la loro attenzione lanciando loro un assorbente interno usato. Smell the magic!

Accadeva negli anni ’90:

1990 Ani DiFranco fonda l’indie label Righteous Babe.

1993 La bizzarra folletta islandese Björk (ex Sugarcubes) debutta con Debut.

Liz Phair esordisce con il piccante Exile in Guyville.

Esce Last Splash, il secondo album della band indie The Breeders, formata dalle gemelle Kim (ex Pixies) e Kelley Deal.

1995 PJ Harvey pubblica il suo terzo album, To Bring You My Love, il disco che la porterà al successo. Per Spin, il terzo miglior album di tutti gli anni Novanta.

1997 Sarah McLachlan organizza il Lilith Fair, un tour dedicato alla musica al femminile.

Scoppia il fenomeno rock Karen O (Yeah Yeah Yeahs)

Nel 2003 la band newyorkese Yeah Yeah Yeahs, che già si era fatta notare live, pubblicò l’album di debutto Fever to Tell. Un successo di critica e di pubblico, il disco (e le esibizioni live) mostravano Karen O in tutta la sua magnificenza punk rock, in una decade in cui le donne del rock, purtroppo, scarseggiavano.

Amy Winehouse pubblica «Back to Black»

Back to Black uscì nel 2006, vendette più di 15 milioni di copie e vinse cinque Grammy (è l’album più venduto del ventunesimo secolo nel Regno Unito). Purtroppo la burrascosa vita della tormentata artista londinese terminò prematuramente nel luglio del 2011, quando morì, a soli 27 anni, di intossicazione da alcol.

M.I.A. pubblica il singolo «Paper Planes»

Paper Planes era tratto dal secondo album di M.I.A. (Mathangi «Maya» Arulpragasam), Kala. Il singolo, che contiene un campione di Straight to Hell dei Clash, uscì in digitale nell’agosto del 2007 e in cd nel febbraio del 2008, e fu un successo strepitoso (il ventinovesimo brano più scaricato dell’epoca digitale negli Usa, e il settimo brano più venduto da un artista britannico nell’epoca digitale). M.I.A. è stata «artista dell’anno» per Spin nel 2005 e nel 2008, ed è stata citata nelle liste delle «persone più influenti del ventunesimo secolo» da Esquire e Time.

Accadeva nei 2000:

2000 Esce The Teaches of Peaches di Peaches.

2003 Esce il primo, eponimo, album dei Dresden Dolls di Amanda Palmer.

2006 La femminista pop punk Beth Ditto spopola con Standing in the Way of Control, un brano di protesta contro l’omofobia.

2011 PJ Harvey riceve il suo secondo Mercury Prize per Let England Shake. Il primo lo aveva ricevuto nel 2001 per Stories from the City, Stories from the Sea. È l’unica artista ad aver ricevuto due volte questo premio.