Quasi 5.000 persone, ieri, a Roma contro il massacro di Gaza. Una manifestazione indetta dalla Comunità palestinese e dai Giovani palestinesi di Roma, dalla Rete romana per la Palestina e da un arco di forze costituito da centri sociali e movimenti, riuniti dietro la sigla Antifascisti e antifasciste di Roma. Una rete che, per stare «al fianco di chi resiste in Palestina contro il colonialismo di Israele» e per «spezzare il muro del silenzio mediatico», nei giorni precedenti ha realizzato alcune azioni di solidarietà: nella sede dell’Adn Kronos e in quella del free press Metro

«Sessantasei anni di colonialismo brutale – scrivono gli Antifascisti nel comunicato – sono 24.161 giorni di colonialismo brutale. Massacri, prigionia, deportazioni, segregazione, campi profughi e diaspora in 66 lunghi anni che non si può ridurre a una guerra tra Hamas e lo stato israeliano. Giornali e televisioni stanno accettando la solita tesi difensiva di Israele. Ogni giorno l’informazione rende invisibile il colonialismo sionista e tutta la popolazione palestinese che, quando uccisa tra i bombardamenti incessanti, viene considerata un “danno collaterale nella guerra contro il terrorismo di Hamas”».

Per domani, a Roma e in tutta Europa, presidi e altre iniziative lanciate dai Giovani palestinesi.