L’ok dell’Abruzzo ad accogliere la spazzatura di Roma è ufficiale. Lo dice la delibera numero 1 del 2018 approvata ieri dalla giunta regionale. Per 90 giorni e per una quantità massima di 39mila tonnellate (oltre 430 al giorno), l’immondizia della capitale arriverà in tre impianti di trattamento: della società Deco, in contrada Casoni a Chieti; della Cogesa a Sulmona, dell’Aciam ad Aielli (L’Aquila).

«Abbiamo corrisposto con atteggiamento di solidarietà istituzionale a una richiesta, ribadita dalla famosa lettera della sindaca Virginia Raggi – spiega il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso -. Richiesta che in precedenza era stata avanzata dalla società Ama ad alcune delle nostre aziende di settore. Ed è una richiesta, questa, aggiuntiva rispetto all’accordo di programma già in esercizio tra Regione Abruzzo e Regione Lazio».

Già, perché i rifiuti indifferenziati della capitale dal 2014 arrivano nella regione dei parchi, dove Roma ha esportato, in tre anni, oltre 100.000 tonnellate di pattume, circa 180 tonnellate al giorno. «Abbiamo posto la condizione di ulteriori chiarimenti – aggiunge D’Alfonso -, per esempio quelli riguardanti il numero di passaggi quotidiani di trasporto, che verranno ad impattare sulla viabilità minore. E poi – evidenzia – abbiamo imposto anche uno speciale monitoraggio da parte dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) per quanto riguarda per la verifica della qualità dell’aria.

Faremo anche una riunione con i sindaci dei tre centri interessati, con le tre aziende e con Ama per dettagliare un protocollo di perfetta collaborazione, poiché vogliamo allineare i linguaggi collaborativi tra chi ha bisogno e chi deve corrispondere a questo bisogno». Ringraziamenti da parte del governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, «per il paziente lavoro di questi giorni e per l’ulteriore carico di rifiuti di Roma che l’Abruzzo ha deciso di prendere nel proprio territorio». Il termine massimo che l’Abruzzo concede è al momento dunque di tre mesi, anche se nei documenti inviati da Ama, la municipalizzata che gestisce i rifiuti romani, la manifestazione d’interesse è di un anno.