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«La via maestra», manifestazione sabato a Roma

«La via maestra», manifestazione sabato a Roma

Transizione giusta è transizione veloce»: sarà questo lo striscione che il Wwf Italia porterà alla manifestazione La via maestra di sabato prossimo a Roma. Promossa da oltre 100 organizzazioni, la […]

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 5 ottobre 2023

Transizione giusta è transizione veloce»: sarà questo lo striscione che il Wwf Italia porterà alla manifestazione La via maestra di sabato prossimo a Roma. Promossa da oltre 100 organizzazioni, la manifestazione avrà al centro delle sue richieste la difesa e l’attuazione della Costituzione a partire dal diritto di tutte e tutti a vivere e lavorare in un ambiente sano e sicuro. È ormai evidente come i temi ambientali non siano un elemento avulso dalla realtà sociale. «Non esiste posto di lavoro su un Pianeta morto» recita uno slogan coniato dai sindacati internazionali che fa emergere le giuste preoccupazioni del mondo del lavoro per la perdita di biodiversità e la crisi climatica che ormai stanno avendo, e sono destinate ad avere sempre più, pesanti ripercussioni sulla nostra vita e sulla stessa economia. Se è vero che la transizione verso un’economia verde è ormai un processo in atto in tutto il mondo, è altrettanto vero che essa viene continuamente rallentata da quanti, fino ad oggi, hanno tratto i maggiori vantaggi dai modelli economici imperanti: e nel farlo costoro non si fanno scrupoli a strumentalizzare le componenti più deboli della popolazione che, attraverso il ricatto occupazionale, vengono utilizzate come scudo sociale.

Non sarebbe onesto tacere che, come qualsiasi transizione, anche quella ecologica presenterà dei costi, ma la soluzione non è nel contrastarla, ma nel governarla facendo in modo che questi costi non siano a carico delle fasce sociali più svantaggiate, ma vengano ripartite tra tutti e, soprattutto, compensate dal rendere uniformemente accessibili i grandi vantaggi che una trasformazione dell’economia verso modelli ambientalmente sostenibili determinerà in termini occupazionali e sociali. La transizione ecologica rappresenta infatti una grande opportunità per superare le vere cause delle disparità sociali e intergenerazionali che l’attuale modello di sviluppo ha determinato.

Il contrasto al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità è indispensabile anche per resistere meglio alle rapide trasformazioni del mondo del lavoro perché un modello di sviluppo basato su fonti energetiche rinnovabili e diffuse, non accentrate nelle mani di pochi, e la difesa della natura e dei suoi servizi ecosistemici, capaci di assicurarci acqua pulita, aria pulita e suolo pulito, sono la migliore arma per superare le tante differenze presenti nelle nostre società. Altro tema al centro della manifestazione del 7 ottobre è poi il disegno di legge del Governo in discussione al Senato sulla cosiddetta «autonomia differenziata» che stabilisce le procedure con cui le Regioni a statuto ordinario potranno chiedere e ottenere dallo Stato forme speciali di autonomia. Il Governo ha nominato un Comitato per la definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) che le Regioni dovranno garantire per ottenere il riconoscimento di autonomia su varie materie, tra cui anche «la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema». Ma fissare i LEP per questa materia, se da un lato è estremamente difficile, dall’altro risulta pressoché impossibile per un Comitato composto da soli giuristi come quello nominato dal Governo. Una grande manifestazione nazionale come La via maestra sarà così l’occasione per riaffermare con forza la necessità di un deciso cambio di rotta nella consapevolezza che spezzettare la tutela ambientale per ambiti regionali rappresenta un grave errore perché la natura non riconosce i confini amministrativi delle Regioni e i cittadini hanno diritto a vedere riconosciuto in modo uguale e intangibile il loro diritto alla natura e ad un ambiente sano.

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