«La vaccinazione e gli interventi di rilancio economico continuano a essere indispensabili per assicurare sicurezza e serenità. La vaccinazione è un dovere morale e civico per ridurre la pericolosità del virus»: sono le parole incisive del presidente Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio, ieri, al Quirinale. «La pandemia non è ancora alle nostre spalle. Il virus è mutato e si sta rivelando ancora più contagioso – ha sottolineato il presidente -. Più si prolunga il tempo della sua ampia circolazione, più frequenti e pericolose possono essere le sue mutazioni. Soltanto grazie ai vaccini siamo in grado di contenerlo. Senza attenzione e senso di responsabilità – ha proseguito – rischiamo una nuova paralisi della vita sociale ed economica; nuove, diffuse chiusure; ulteriori, pesanti conseguenze per famiglie e imprese».

Sul rientro in aula in presenza a settembre: «La pandemia ha imposto grandi sacrifici, ovunque gravi. Sottolineo quelli del mondo della scuola. Ne abbiamo registrato danni culturali e umani, sofferenze psicologiche diffuse che impongono di reagire con determinazione. Il regolare andamento del prossimo anno scolastico deve essere un’assoluta priorità».

RISPETTO ALLE PROTESTE di piazza «No green pass»: «Auspico fortemente che prevalga il senso di responsabilità collettiva. La libertà è condizione irrinunciabile. Chi limita oggi la nostra libertà è il virus non gli strumenti per sconfiggerlo. Se la legge non dispone diversamente, si può dire ‘in casa mia il vaccino non entra’. Ma non si può dire per spazi condivisi, dove le altre persone hanno il diritto che nessuno vi porti un alto pericolo di contagio». Forze come Lega e FdI soffiano sulle proteste di questi giorni. Mattarella ha dedicato un passaggio proprio ai partiti: «Conto che continuino a lavorare nella doverosa considerazione del bene comune del paese. Conto che non si smarrisca la consapevolezza dell’emergenza che tuttora l’Italia sta attraversando, dei gravi pericoli sui versanti sanitario, economico e sociale. Che non si rivolga attenzione prevalente a questioni non altrettanto pressanti».

LE DOSI DI VACCINO iniettate in totale in Italia, a ieri pomeriggio, erano 66.694.614. Sono 31.177.060 le persone che hanno completato il ciclo (57,72% degli over 12 anni). Nel terzo trimestre della campagna, quando avremmo dovuto accelerare, abbiamo invece rallentato per un taglio del 5% delle forniture e per l’impiego residuo dei vaccini a vettore virale. Così delle 529mila dosi giornaliere effettuate in media nell’ultima settimana, più di due terzi sono richiami. Ieri Palazzo Chigi ha annunciato una fornitura extra di un milione di vaccini Pfizer a partire dalla seconda settimana di agosto per cercare di completare la campagna vaccinale entro il 30 settembre.

SONO STATI 5.696 (più 1.174 rispetto a martedì) i nuovi positivi ieri in Italia su 248.472 test. Il tasso di positività è salito al 2,3%. I decessi sono stati 15 portando a 128.010 il totale delle vittime. Nei reparti ordinari i ricoverati sono in totale 1.685, 74 in più; in terapia intensive sono 183, (meno 6). Salgono a 72.293 le persone in isolamento domiciliare. La regione con più casi giornalieri è stata il Lazio (772) seguita da Lombardia (720), Toscana (661), Sicilia (627) e Veneto (544). Per quanto riguarda l’incidenza settimanale, in dieci province è maggiore di 100 casi per 100mila abitanti: Cagliari (286), Caltanissetta (275), Ragusa (159), Rimini (149), Lucca (143), Verona (131), Agrigento (128), Sud Sardegna (109), Firenze (104) e Roma (101).

IL BOLLETTINO DELL’OMS di ieri ci dice che in Europa il numero dei contagi è rimasto simile a quello della settimana precedente: oltre 1 milione di casi, 7.500 i decessi segnalati. Il nostro continente resta fra le aree con i più alti tassi di incidenza settimanale: 108,3 nuovi casi ogni 100mila. In Europa, il numero più alto di nuovi contagi è stato segnalato nel Regno Unito (oltre 282mila) seguito da Russia (oltre 168mila) e Francia (oltre 117mila).