Visioni

La terza via di Mauro Ottolini

La terza via di Mauro OttoliniMauro Ottolini – foto Enzo Capuano

Note sparse Non capita spesso che un jazzista promuova la sua musica con un video. Lo fa il virtuoso trombonista con un delizioso corto d'animazione

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 6 aprile 2016

Non capita spesso che un jazzista promuova la sua musica con un video. Vero, ma non per il trombonista Mauro Ottolini del quale circola da qualche giorno il bel video di animazione digitale realizzato da Hermes Mangialardo su Cooking Breakfast for the one I love (dal musical del 1930 Be Yourself ) tratto da Musica per una società senza pensieri vol. 2 (Parco della Musica). Ultimo di una serie (il precedente aveva anche suscitato sciocche polemiche circa un presunto razzismo) questo è decisamente il migliore.

Come nella sua musica Ottolini gioca con gli stereotipi e il citazionismo ma lo fa con ironia, leggerezza e buon gusto. Lo stesso musicista è il personaggio principale, nella veste di un marito dalla sbornia facile che, rimbrottato dalla moglie intenta a preparargli la colazione, si rifugia nella sua stanza dei sogni. Lì si immerge nella visione di un film in bianco e nero con una ballerina che ha le fattezze della cantante e compagna Vanessa Tagliabue Yorke e il costume con le banane di Josephine Baker.
Finirà in modo inatteso e simpatico. Tra il grigiore penitenziale di certo jazz sempre corrucciato e il disimpegno facile Ottolini sembra aver trovato una sua terza via.

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