Una selezione dei 177 commenti che ci avete inviato in questi giorni. Suggerimenti (molti), critiche (poche), gesti d’affetto e di impegno (tutti). Tutto leggiamo e di tutto terremo conto. Grazie.

Un dono per la libertà

Scusate il ritardo, ho appena aderito con 17 euro, di cui 15 per il pre-abbonamento e 2 come contributo volontario. Sono un vecchio lettore del manifesto cartaceo, ho aderito a tutte le campagne per mantenere in vita questo giornale a iniziare da quella delle famose 10.000 lire dell’83 e via di seguito. Ho aderito all’ultimo giorno perché coincide con il mio compleanno e quindi mi sono regalato un tablet e di conseguenza non poteva mancare l’adesione a questa nuova avventura di lettura digitale…. sperando che la vista mi assista eheheh. Se non mi piace? Vabbè, vorrà dire che ho comunque contribuito a far partire questo progetto. In bocca al lupo.
Gennaro

Ora un rosso d’annata

Wow! Che meravigliosa volata finale! Ho preso il quotidiano in edicola e ho visto «Obiettivo raggiunto»; appena ho potuto son venuto qui a complimentarmi! Non sapevo se sperarci davvero … e vedo, che non ne eravate proprio certi neppure voi, invece, eccoci qui a stappare bottiglie di buon rosso d’annata! E adesso, che fare? Innanzitutto buon lavoro!
Pare

Ritorno di fiamma

Per qualche stranissimo (e sconosciuto, per me) motivo era ormai da tanto tempo che non leggevo più il manifesto, dopo averlo comprato e letto per tantissimi anni, e dopo essere cresciuto con il manifesto sotto il braccio. Ora, più che mai però, credo sia necessaria una voce libera e critica ed ho aderito con entusiasmo alla campagna che spero arrivi presto all’obiettivo prefissato.
Antonio

Un giornale «glocal»

Ho effettuato una donazione per sostenere il manifesto digitale, consapevole dell’importanza che riveste oggi un quotidiano libero e comunista. Da aspirante giornalista spero che riusciate a occuparvi anche delle storie locali. Scrivo per alcuni mensili e quotidiani del X Municipio di Roma, quello dove sono state arrestate 51 persone per associazione mafiosa, e dove ci sono progetti di ampliamento del porto che fino a poco tempo fa contemplavano la demolizione dell’Idroscalo. Credo che siano molti i casi come questo che nonostante la dimensione locale meritano la giusta attenzione da parte dei media.
Marco Orlando

Il dovere di informare

Chi si occupa di informazione ha responsabilità e doveri…e se non usa criteri etici, se manipola i fatti a uso e consumo di una parte contro un’altra stravolge il senso del nostro lavoro. Per questo anche io ho dato un mio piccolo contributo a un giornale che mi ha sempre accompagnato e che ha sempre cercato di mantenere fede, più di tanti altri giornali, a quel rigore che deve essere la bandiera di chi fa informazione.
Francesco Lo Piccolo

Quanto ci manca Pintor

A dispetto dell’ennesima mazzata assestata sulla testa dei dipendenti pubblici dall’ultima legge di stabilità, contro la quale i gloriosi sindacati confederali hanno prontamente minacciato un probabile sciopero che, ancor più probabile, mai si farà, vi ho appena bonificato, come suol dirsi, il modesto importo di 20 euro. Malgrado vi legga con sempre minor interesse (come sono lontani i tempi in cui, recandomi in edicola, speravo di trovare un editoriale di Pintor!) a causa del vostro maledetto “estetismo” (l’eccessiva attenzione al mondo dello spettacolo, della moda, dei festival ecc.), credo che siate comunque una felice anomalia nel desolante panorama dell’informazione di questo sciagurato paese.
Nicola De Lorenzo

Emigro con voi

Ho versato 15 euro perché voglio che il manifesto sia disponibile sul playstore di android. Compro da circa 7 anni la versione cartacea circa 3 volte a settimana ma tra un anno andrò all’estero in cerca di lavoro e devo portare con me il meglio dell’Italia: lingua (libri), ricordi, la mia laurea e la mia preparazione ingegneristica, il cibo ogni volta che faccio rientro, la mia ragazza e, ovviamente, il manifesto che possa essere eternamente la mia guida lungo il cammino dello sviluppo del senso critico, il mio faro nel buio caotico di questo mondo ubriaco di brama ed egoismo.
Salvatore Servodio

Però non toccate l’edicola

Non possiedo iPad o smartphone… né credo che mai ne possederò… Vi leggo dal primo numero cartaceo che ero ragazzino di scuola media e vi ho mancati in edicola solo per una manciata di giorni in tutti questi lunghi anni e solo per contingenze momentanee… Pur se sono sempre stato un povero lavoratore ed ora a 56 anni mi sono anche disoccupato, i soldi per acquistarvi quotidianamente, spesso in più copie da regalare, soprattutto il sabato e la domenica con i due Alias, non me li sono mai fatti mancare. Da qualche anno vi sostengo, non senza uno sforzo finanziariamente notevole per me, tramite l’abbonamento annuale con i coupon. Vi ho sempre sostenuto nelle campagne di sottoscrizione e in tutti i numeri speciali ed ho sottoscritto anche spontaneamente fuori da campagne indette, ché tanto so chi siete e come vivete e vi ho sempre considerato il più bel giornale libero al mondo! Mi siete indispensabili al pensiero e al cuore come l’aria che respiro, letteralmente…. non saprei nemmeno immaginare la mia vita quotidiana senza la lettura dei vostri fogli di carta stampata. Vi voglio sostenere anche ora, sperando ardentemente che queste iniziative digitali non vadano nel tempo a sostituirsi, chissà per quali (o immaginabili!) marasmi, al supporto cartaceo; anzi, vi invito, e del resto lo avete già affermato, a ché le edizioni digitali siano il momento di fare finalmente anche un sito Internet come compete al vostro rango! Fatelo graficamente il più spartano e semplice possibile, pulito, leggero, elegante e chiaro, più tipo New York Times che Repubblica, per capirci…. Penso che questa sia la cosa ancora più difficile per l’impegno e le risorse professionali che richiede, sia nella fase di scrittura di codice che poi, soprattutto, di aggiornamento e mantenimento quotidiano. Per ora vi posso dare solo 30 euro e spero di poterli usare per donare il primo piccolo abbonamento in digitale a una delle mie nipotine adolescenti che è riuscita al compleanno dello scorso anno a farsi regalare un iPhone: per apprezzarvi e sapervi dire la mia, qualche numero in questo formato lo leggerò con lei che, comunque, grazie alle mie copie di carta che mi viene a prendere, già vi legge da anni, dalla scuola elementare e che vi usa spesso e con gran successo scolastico per ricerche e compiti in classe, risultando spesso quella che tramite i vostri articoli porta il punto di vista più profondo e/o originale! … E che scrive pure meglio, come voi! Del resto viene da una famiglia dove a cominciare da mia madre, la nonna, la lettura de il manifesto è un piacere quotidiano irrinunciabile, oltre che un dovere civico e morale, visti i tempi! Vi auguro buon lavoro, bello e proficuo!
Peppe Di Santo

Non vorrei smettere mai

Per anni vi ho letto su carta (io ero un imberbe liceale e voi nati da poco), da qualche anno vi leggo in pdf su iPad. Non vedo l’ora di leggervi in formato totalmente digitale (era ora che decideste!). Siete sempre un punto di riferimento (benché legga anche altri giornali). Non vorrei smettere.
Costantino

Continuate così

Continuate così. In un momento in cui tutti sono d’accordo e così disponibili al dialogo da sacrificare princìpi, giustizia e umanità, la voce critica de il manifesto è preziosa, per tornare a riflettere su cosa sia la politica, la società, l’uomo.
Mirkotav

Finalmente una novità

Anche questa volta partecipo alla raccolta fondi, ma questa volta mi sento molto motivato per due ragioni: la prima è dovuta al fatto che sono da sempre un lettore digitale del manifesto, mentre per la seconda, mi è immediatamente piaciuta la proposta e lo stile nella sua formulazione; coinvolgere il lettore nelle scelte progettuali del giornale. Nella speranza che il progetto raggiunga l’obiettivo, un enorme grazie a tutti voi per il vostro lavoro e perché continuate a tener il vita il manifesto.
Pier Paolo Del Pra

Siete comunisti, pazienza

Non sono comunista. Anzi, i comunisti bigotti mi danno anche fastidio. Ma voglio sostenere la vostra iniziativa, perché voglio continuare ad avere un’informazione plurale. Voglio continuare ad avere anche una visione comunista delle cose. Solo così potrò davvero «capire». A voi i miei 15 euro.
Donato

Sono contro, ma ci sono

Sono contro la lettura digitale….Però, “Il manifesto”, va sostenuto.
Luigi Carrano